In un video pubblicato su Instagram, il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, ha risposto con fermezza alle critiche mosse contro l'abbattimento di un'area boschiva tra Cajello e Cascinetta dove sorgerà un nuovo polo scolastico.
La protesta, guidata da diversi comitati ambientalisti, tra cui il Comitato Salviamo gli Alberi e il Gruppo Tanuki, ha messo in dubbio la legittimità del progetto, accusando l'amministrazione comunale di distruggere un'area naturale di valore, con alberi definiti “centenari”.
Cassani ha etichettato queste affermazioni come «fake news», sostenendo che la narrazione degli attivisti non ha fondamenti.
La risposta del sindaco si basa su alcuni dati: le immagini aeree tratte dal "volo GAI" del 1954, una documentazione fotografica aerea dell'Italia post-bellica utilizzata per valutare i danni del conflitto. In queste immagini, Cassani mostra che l'area in questione non era coperta da boschi, ma da terreni agricoli. Il video sui social continua poi con una fotografia del 1975 che evidenzia un progressivo rimboschimento della zona, risultato dell'abbandono delle coltivazioni e dell'espansione edilizia. È da questo contesto che il sindaco trae la conclusione che il bosco non sia secolare, come invece sostenuto dai manifestanti, bensì frutto di un rimboschimento avvenuto negli ultimi decenni.
Cassani ha anche indirizzato una critica esplicita a Cinzia Colombo, ex assessora all’ambiente e attivista presente alle proteste. Attraverso una foto del 2015, il sindaco ha evidenziato come una parte del bosco fosse già stata abbattuta durante il suo mandato, domandandosi come mai all’epoca non fossero emerse proteste.
A questo replica la stessa Colombo: «L’area nel 2015 era di competenza del Comune e ha subìto uno sfalcio programmato a seguito di una valutazione tecnica dell’agronomo. Il signor sindaco può andare a vedere, nello stesso archivio fotografico, come tre anni dopo, e quindi nel 2018, quell’area fosse di nuovo verde. Immagine che ovviamente non è stata pubblicata». E continua: «Cassani può andare avanti quanto vuole a criticare il mio operato ma mi piacerebbe che rispondesse alle oltre 7.000 firme di cittadini che oggi si oppongono all’abbattimento del bosco di via Curtatone».
Al termine del suo “reel”, il primo cittadino di Gallarate ha infine messo a confronto la situazione attuale con i danni causati dall'ampliamento della linea ferroviaria per Malpensa nei boschi del Parco del Ticino, un progetto a cui si oppose il comitato Salviamo la Brughiera, oggi coinvolto nella protesta di via Curtatone. Cassani ha sottolineato come durante quel periodo non si siano verificati presidi significativi, sollevando il dubbio su una possibile incoerenza nelle battaglie ambientaliste.
Tuttavia, le critiche all’amministrazione non si limitano agli attivisti locali. La consigliera regionale di Patto Civico, Michela Palestra, si è schierata apertamente con il comitato Salviamo gli Alberi, sottolineando l’importanza di un dialogo aperto con l’amministrazione comunale. «Siamo al fianco del comitato e dei tanti cittadini che chiedono all’amministrazione di aprire un dialogo, un tavolo di confronto per scongiurare il taglio degli alberi in questo periodo così delicato per l’avifauna e verificare la possibilità di fare scelte diverse nella realizzazione del progetto con lo scopo di limitare il danno ambientale. Richieste più che ragionevoli, a cui fa eco un silenzio assordante», ha dichiarato Palestra, sottolineando l’urgenza di trovare soluzioni condivise che riducano l’impatto ambientale.
Anche Varese Possibile, rappresentata da una delegazione guidata da Walter Girardi, membro della segreteria nazionale, e dalla portavoce Sofia Mason, ha espresso preoccupazione per la mancanza di dialogo da parte dell’amministrazione di Gallarate. «Siamo venuti anche e soprattutto per ascoltare, ma anche per avanzare proposte concrete affinché si trovi una mediazione con l’amministrazione comunale di Gallarate, come rilanciato anche da Legambiente Lombardia», ha affermato Girardi. «L’amministrazione comunale non ha il minimo rispetto per i presidianti, che sono oggetto di uscite e dichiarazioni non proprio felici, per usare un eufemismo, da parte del sindaco Cassani». L'accusa rivolta al sindaco è quella di non aver avviato un confronto costruttivo, optando invece per un atteggiamento scontroso nei confronti dei manifestanti.
Botta e risposta continui tra attivisti e amministrazione comunale che non accennano a fermarsi nemmeno sotto le forti ondate di maltempo di questi giorni. A testimonianza della crescente attenzione politica verso la questione, il Comitato Salviamo gli Alberi di Gallarate, diffonde un comunicato stampa di nove pagine e annuncia l’arrivo al presidio di Benedetta Scuderi, europarlamentare di Alleanza Verdi Sinistra alle ore 15 di sabato 7 settembre. Mentre per domenica 8 è attesa la visita della senatrice Elena Sironi, del Movimento Cinque Stelle, membro della Commissione Ambiente del Senato, che si unirà al presidio. La presenza della senatrice sottolinea la rilevanza nazionale che la protesta sta assumendo, con la richiesta di trovare una soluzione che bilanci lo sviluppo urbanistico con la tutela ambientale.