Kaodirichi Akobundu-Ehiogu e Justin Gray, il lungo salterino e l’ala 3&D. Hanno inaugurato loro il giro di presentazioni ufficiali dei nuovi acquisti della Pallacanestro Varese. L’incontro con la stampa si è tenuto presso Divani&Divani di viale Belforte, uno dei partner della società biancorossa.
La prima accoglienza è stata data da Paolo Cazzaniga, responsabile del punto vendita, che si è detto «orgoglioso di essere al fianco di Pallacanestro Varese, con cui condividiamo una grande storia».
Benvenuto ufficiale ai due nuovi acquisti anche da parte di uno dei due GM dei biancorossi Zach Sogolow: «Siamo molto emozionati e felici di avervi qui».
Gray: «Varese è bellissima. Sono un 3&D, ma anche un leader»
«La prima impressione è stata eccezionale – sul suo primo impatto con la città - Non sapevo cosa aspettarmi, non ero mai stato in Italia, ma sono super contento di essere qui. Varese è bellissima, c’è tanta natura e tanti parchi. È un luogo ideale, non vedo l'ora di iniziare».
Sulle sue doti di leader: «Oltre che giocare uno dei miei ruoli sarà portare queste doti in squadra. Il fatto di essere leader e uomo squadra mi ha sempre entusiasmato, potrò esserlo anche qui. In carriera compagni e allenatori mi hanno trasmesso leadership e saggezza, e voglio portarli in questa squadra, dentro e fuori dal campo».
Già andato alla scoperta della città. pochi giorni fa ha anche beccato dei ragazzini in azione al campetto di Giubiano: «In ogni città in cui ho giocato ho sempre cercato di fare parte della community e conoscere i tifosi, in squadra sono già considerato il riferimento a cui chiedere in quali luoghi in cui andare. L’altro giorno abbiamo visto questo campetto, mi sono fermato a giocare e ho incontrato questi bambini… È stato molto bello».
Sulle prime impressioni con coach Mandole: «Il primo colloquio con il coach è stato molto positivo, mi ha chiesto di fare quello che so, giocare da 3&D e aiutare la squadra sotto altri aspetti. Mandole è un grande coach, capisce le situazioni e ci lascia giocare molto. Sono convinto che faremo bene».
Quale può essere il punto di forza di questa squadra? «La forza penso posa essere il giocare tutti insieme in difesa, che è ciò che serve per competere con squadre più avanti di noi. La squadra è stata pensata in questo modo, cosi da riuscire a portare casa i risultati».
Come pensa di potersi adattarsi allo stile di gioco che Varese proporrà: «L’impressione è stata molto positiva, si era parlato subito dello stile di gioco diverso che a Varese si voleva fare. Nel mio passato al college si faceva qualcosa di simile, ma nel corso degli ultimi anni ho giocato uno stile più europeo. Qui è molto intrigante e mi fa piacere, non vedo l’ora».
Su Davide Moretti, suo ex compagno di college a Texas Tech: «Davide è come un fratello per me. Ho avuto la fortuna di giocare con lui un paio d’anni, e quando era arrivato in Texas gli avevo fatto vedere l’università e il mondo del college. Su Varese mi ha detto cose positive su tutto l’ambiente. Ho parlato anche con Tariq Owens: lui è arrivato a Texas Tech l’anno dopo, ma abbiamo lavorato insieme e tutte le estati ci alleniamo insieme. È un ottimo amico e mi ha detto che qui c’è grande passione».
Kao: «Giocare con Nico è favoloso»
Sull’impatto con tifosi e città: «Anche per me è stata un’accoglienza molto positiva, sicuramente Varese è bellissima. Già mi hanno fermato al supermercato e in giro, ed è capitato mi cantassero dei cori».
Rapido e veloce lui, come si comporterà contro i pari ruolo fisicati? «Sicuramente ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Io cerco di sfruttare i piedi più rapidi e cerco di far pagare fisicità agli avversari con la mia velocità».
Sulla sua etica di lavoro: «Quando sono arrivato negli Stati Uniti a tredici anni sapevo che ero indietro rispetto ai miei pari età, ma la mia mentalità è sempre stata di lavorare più duro rispetto agli altri per far sì che potessi avere un buon impatto»
Anche lui, come si adatterà alla pallacanestro di Varese? «È molto bello giocare con uno stile di gioco così, con tiri veloci e possibilità di correre molto. È interessante e mi piace. L’anno passato giocavo uno stile opposto, a ritmo molto lento, e non andava a mio vantaggio».
La sua chimica con Nico Mannion: «Fin dall’inizio è stato incredibile, perché Nico è un giocatore favoloso, e non serve che lo dica io. Giocare il pick & roll con lui mi mette nelle condizioni migliori».