È stato ospite alla Festa dell’Unità di Mantova ieri sera Davide Galimberti. Il primo cittadino di Varese è salito sul palco assieme a Mattia Palazzi, sindaco di Mantova, e Vincenzo De Luca, presidente di Regione Campania.
Gli interventi dei relatori hanno riguardato principalmente la riforma sull’autonomia attuata dal Governo. Queste le dichiarazioni di Galimberti a proposito.
«Un governo che vuole parlare seriamente di autonomia taglia risorse a enti locali e regioni è poco credibile, perché questo è esattamente in contrasto con i principi dell’autonomia. È talmente poco credibile che al nord nemmeno tra i leghisti della prima ora, quelli dei manifesti che avevano suscitato un profondo sconvolgimento con il nord come gallina dalle uova d’oro, quel tipo sentimento non c’è più. Non perché gli abitanti siano diventati meno autonomisti, ma perché percepiscono che questa riforma non va in quella direzione».
«Noi avevamo votato il referendum del 2017. Oggi però noi non siamo al fianco di questa iniziativa, non per ragioni strumentali, ma perché all’epoca si voleva avviare un percorso e un dialogo con lo stato rispetto ad alcuni margini di autonomia che oggi sono completamente svaniti. All’interno di questa riforma autonomista il tema degli enti locali non è presente, e chi taglia fondi all’interno di una riforma del genere non è credibile».
«Io ho la sensazione che il nord non voglia essere preso in giro, non avverto entusiasmo nemmeno tra gli stessi leghisti, e questa è una cosa incredibile. Non vedo questa spinta nel portare la bandierina dell’autonomia, è un’anomalia anche dal punto di vista metodologico e politico. L’auspicio è che ci sia risposta globale del paese, e spero che il nord non caschi nella trappola di una finta autonomia».
Infine, un breve intervento anche sui progetti di sburocratizzazione legati al progetto di autonomia: «Penso che ci siano degli esempi positivi, come ad esempio la gestione dei fondi del PNRR. Una delle battaglie che abbiamo portato avanti è stata cercare di introdurre norme di flessibilità, e devo dire che noi abbiamo una quarantina di procedure avviate. Questo per dire che c’è la necessità di sburocratizzare, ma non è detto che la ricetta sia questa autonomia. Lo si può fare attraverso alcune leggi che vadano nella direzione di ottenere dei risultati importanti e rendere facile la vita anche alle imprese».