Sport - 01 agosto 2024, 13:14

Parigi 2024: Angela Carini abbandona dopo pochi secondi, il match di boxe femminile è un caso internazionale

L'azzurra lascia il ring nel match contro l'algerina, ammessa ai Giochi dopo l'esclusione ai Mondiali 2023 per livelli elevati di testosterone. La Premier Giorgia Meloni tuona: «Non è stato un match ad armi pari. Con il Cio in disaccordo da anni». Il Governatore lombardo aggiunge: «Olimpiadi finite ko, ha perso il buon senso». Le parole della protagonista: «Questa per me non è una sconfitta»

Angela Carini con il pass per Parigi ottenuto a Busto

Angela Carini con il pass per Parigi ottenuto a Busto

(fonte Adnkronos) Angela Carini abbandona il match di boxe contro l'algerina Imane Khelif alle Olimpiadi di Parigi 2024. La sfida di oggi, 1 agosto, valida per la categoria -66 kg, dura pochi secondi.

L'azzurra, dopo un paio di scambi, torna al proprio angolo per farsi sistemare il caschetto. Vengono scambiati pochi colpi, Carini incassa ancora un destro violento e torna di nuovo nel proprio corner: scuote la testa, si fa sfilare il caschetto e si ritira. Il match è stato preceduto da discussioni e polemiche legate alla presenza dell'atleta africana in una competizione femminile.

Khelif lo scorso anno è stata esclusa dai Mondiali, organizzati dall'International Boxing Association, per i livelli elevati di testosterone. Il Cio, che non riconosce l'IBA, ha reso noto che tutte le atlete iscritte ai Giochi rispettano i requisiti.

La pugile campana aveva guadagnato l'accesso ai Giochi di Parigi sul ring di Busto Arsizio, la scorsa primavera. E questa mattina aveva pure ricevuto l'in bocca al lupo dall'assessore allo sport del Comune di Busto, Maurizio Artusa. Ma l'avventura olimpica di Angela Carini, preceduta dalle polemiche della vigilia per la presenza della pugile algerina, è durata soltanto 46 secondi.

IL MINISTRO

Andrea Abodi, ministro dello sport, alla vigilia del match non aveva fatto giri di parole: «Trovo poco comprensibile che non ci sia un allineamento nei parametri dei valori minimi ormonali a livello internazionale, che includa quindi europei, mondiali e Olimpiadi. Nell’evento che rappresenta i più alti valori dello sport si devono poter garantire la sicurezza di atleti e atlete, e il rispetto dell’equa competizione dal punto di vista agonistico. Per Angela Carini non sarà così».

LA PREMIER

Arriva a Casa Italia poco dopo il ritiro di Angela Carini dalla discussa sfida di pugilato contro Imane Khalif. E l'opinione della premier Giorgia Meloni è chiarissima: «Non sono d'accordo con la scelta del Cio, non lo sono da anni. Quando nel 2021 il Cio cambiò il regolamento su questa materia presentammo una mozione per segnalare le conseguenze che questo poteva avere. È un fatto che con i livelli di testosterone presenti nel sangue dell'atleta algerina la gara in partenza non sembra equa. C'erano anche profili legati alla sicurezza e bisogna fare attenzione, nel tentativo di non discriminare, a discriminare. Sono anni che tento di spiegare che alcune tesi portate all'estremo rischiano di impattare soprattutto sui diritti delle donne. Io penso che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili non debbano essere ammessi alle gare femminili e non per discriminare qualcuno ma per tutelare il diritto delle atlete di poter competere ad armi pari. Ringrazio Angela Carini per come si è battuta.

Il fatto che Angela si sia ritirata mi dispiace ancora di più, io mi ero emozionata ieri quando ha scritto "combatterò" perché in queste cose contano anche dedizione, testa e carattere, ma conta anche competere ad armi pari. Questa dal mio punto di vista non era una gara ad armi pari».

FONTANA: «OLIMPIADI FINITE KO, È LA SCONFITTA DEL BUON SENSO»

«Possiamo tranquillamente dire che oggi le Olimpiadi sono finite KO». Lo scrive sui suoi profili social il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, postando un’immagine di Angela Carini in ginocchio sul ring. «Questa foto di Angela Carini, scattata dopo il ritiro dal match contro Imane Khelif – aggiunge il governatore lombardo - ritrae la sconfitta del buon senso e non dell’atleta italiana». 

LE PAROLE DI ANGELA CARINI

«Questa per me non è una sconfitta, essere qui, scavalcare quella corde è un onore. Non sono nessuno per giudicare e non ho nulla contro la mia avversaria. Avevo un compito e l’ho eseguito anche se non ce l’ho fatta. Tutto quello che è accaduto prima dell’incontro non ha influito assolutamente.

Ho sempre combattuto come una guerriera ma anche i guerrieri a volte si arrendono. Quando la battaglia è persa conficcano la spada nella terra, con onore. Ed è quello che ho fatto io. Non mi sono arresa, ho solo detto a me stessa che non era il mio momento. Devo accettarlo e andare avanti. Non mi fa paura nulla dopo la morte di mio padre e se è andata così è perché Dio e mio padre hanno voluto così in questo ultimo chilometro».

(fonte Adnkronos)

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