Determinazione, pochi fronzoli e tanta concretezza, ambizione: il neo direttore sportivo Antonio Montanaro e il nuovo tecnico Roberto Floris si sono presentati così allo stadio Franco Ossola accanto al patron Antonio Rosati, all'uomo-società Giovanni Rosati e al presidente Paolo Girardi. La personalità di Floris è palpabile, così come la disponibilità e l'apertura di Montanaro: se il primo, di fronte alla fame di attaccanti che si respira nell'aria anche stamattina, dice senza problemi di aver lavorato sempre con attaccanti che hanno fatto tanti gol (e cita Merkaj, Alfiero, Menabò, Russo...) lasciando intendere che accadrà anche qui, il secondo guarda anche ad aspetti che magari finora apparivano secondari ma che sono fondamentali per riportare pubblico accanto al Varese («Lavorerò a 360 gradi affinché quello che accade fuori possa condizionare ciò che succede in campo»). Di sicuro nessuno si nasconde dietro a un dito, neppure Antonio Rosati: «Scelta coraggiosa quella di cambiare dopo il buon risultato della scorsa stagione, di cui mi assumo la responsabilità». «Vedo nel nuovo direttore e nel nuovo mister quel "quid" che è mancato nell'ultima stagione».
Tutte le parole nella diretta della conferenza stampa
Montanari sui prossimi rinnovi: «Ce ne saranno altri in questi giorni ma i matrimoni si fanno in due. Ci saranno anche diversi giocatori nuovi che arriveranno per alzare l'asticella soprattutto in alcune parti del campo». Quali? «Lascio alla vostra immaginazione».
Capitolo under, da 4 a 3. Montanaro: «Rimangono determinanti. Dovranno essere ragazzi pronti».
Al Varese sono mancati un po' di gol nell'ultima stagione e anche una penuria numerica di attaccanti: ci sono richieste precise in questo senso? E' stato alzato il budget rispetto all'ultima stagione?
Montanaro: «A prescindere dal budget, costruiremo una rosa competitiva sia a livello tecnico che numerico. Sarà una rosa non lunghissima ma che darà la possibilità di scelta al mister anche in attacco. Abbiamo idee chiare su chi arriverà, avranno la fame e l'ambizione di venire a Varese e sarà funzionale alla squadra e al gioco del mister».
Floris: «Merkaj, Alfiero, Menabò, Russo... ho quasi sempre lavorato con budget ridotto ma con attaccanti che hanno fatto sempre tanti gol. E' fondamentale trovare la figura giusta più del budget».
La data di inizio preparazione sarà il 22 luglio e si proverà a dare al mister una rosa pronta al 90% con un giusto equilibrio tra giocatori esperti e ragazzi giovani che abbiano voglia. «Fondamentale trovare dei leader da inserire in un gruppo già ben formato. Si vince con l'equilibrio - dice Floris - Il presidente ci sta dando la possibilità di fare una rosa importante per lottare al vertice».
Il ds sui colloqui di mercato: «Chi rimarrà ci darà anche la certificazione di quanta voglia ci sia di indossare questa maglia. Speriamo di darvi notizie a brevissimo su chi arriverà a Varese». Il mister: «Stiamo cercando di confermare chi ha fatto un ottimo campionato e cerchiamo di trovare giocatori che sposino questo progetto, fin da subito a disposizione del Varese senza metterci al secondo posto: come ha fatto il nostro capitano che dopo 10 secondi ci ha detto "sì" e ci ha stretto la mano per restare. Lui ha dato un grande esempio».
Montanaro: «Ai tifosi dico che c'è voglia e grande determinazione. Daremo tutto per il Varese e per raggiungere obiettivi importanti». Aggiunge Floris: «Spero che ci sia tanta gente a vedere il Varese».
Floris: «Il mio Varese? Compatto, aggressivo e con le idee chiare. Vorrei creare un gruppo di uomini e uno spogliatoio unito che lavori con voglia e dedizione. Questo è ciò che provo a trasmettere ai miei ragazzi: non avendo un budget importante al Bra siamo arrivati ai playoff, poi secondi l'anno scorso e quest'anno a un punto dal Varese: vorrei migliorare, sono ambizioso e cerco il salto in alto. Metterò tutto il mio cuore a disposizione di questa maglia».
Ancora Montanaro: «Sarò molto presente in società, a disposizione dello staff tecnico. Lavorerò a 360 gradi affinché quello che accade fuori possa condizionare ciò che accade in campo».
Come viene impostata la campagna acquisti? E come giocherà il Varese?
Risponde Montanaro: «Veniamo dal terzo posto e quindi siamo partiti da ciò che di buono è stato fatto, quindi dalle conferme. Ce ne saranno altre. Avremo idee molto chiare sugli innesti funzionali al progetto Varese e al gioco del mister».
Floris: «Stiamo cercando di confermare la maggior parte della rosa, ci deve essere disponibilità anche dei giocatori. Non mi piace parlare di numeri ma prevalentemente gioco con la difesa a 3, vorrei una squadra aggressiva che vada dritta all'obiettivo e sudi la maglia».
Ecco la presentazione di mister Floris: «Sono orgoglioso di indossare questa maglia che ha fatto parte della piccola grande storia del calcio italiano. Sono ambizioso e questa per me è una scelta di vita, voglio dare soddisfazione alla società e a tutti».
Parola al direttore Montanaro: «Qui trovo le stesse idee e la stessa voglia di fare qualcosa di importante che ho io - dice il neo ds - lavoro, determinazione e ambizione sono le nostre parole chiave. Faremo di tutto per regalarci tante soddisfazioni e per far sì che sia una stagione importante».
«La difficoltà di quest'anno è dare continuità cambiando le figure fondamentali - dice Giovanni Rosati - e dando una continuità di filosofia. Le due figure che presentiamo sono quelle che si allineano di più al nostro progetto».
«Scelta coraggiosa quella di cambiare dopo il buon risultato della scorsa stagione. Mi prendo la responsabilità di averlo fatto perché ritengo ci sia mancato qualcosa durante la stagione. Vedo nel nuovo direttore e nel nuovo mister questo qualcosa che è mancato. Mio figlio Giovanni mi ha fatto fare vari colloqui, una decina di direttori e una dozzina di mister, poi la scelta è ricaduta su Floris e Montanaro, che hanno già lavorato assieme ma non è questo il motivo per cui li abbiamo scelti. La coppia che mi è piaciuta di più, sia dal punto di vista tecnico che del "quid" che cercavo e che non ho avuto nell'ultima stagione, è stata questa. Quel poco che non ho trovato in Cotta e Raineri, l'ho visto in loro» dice il patron Antonio Rosati.
Siamo in diretta dallo stadio Franco Ossola dove il Varese presenta il neo direttore sportivo Antonio Montanaro, classe 1985, brindisino d’origine ma torinese d’adozione (nel suo percorso ha lavorato per Alessandria, Virtus Francavilla e Chieri prima di approdare in Piemonte) e il tecnico Roberto Floris, 45 anni, originario di Carmagnola (Torino). Entrambi arrivano dal Bra. Floris ha alle spalle 124 partite da mister della prima squadra piemontese: per lui 60 vittorie, 32 pari, 32 sconfitte, un quinto posto con playoff nel 2021/22, un secondo posto a pari merito con la Sanremese la stagione scorsa e un sesto con gli stessi punti di quarta e quinta, cioè Vado ed Rg Ticino, quest'anno.
Caratteristiche, vocazione e ambizioni di Montanaro e Floris, ma anche le prossime mosse sul mercato (tra i nomi caldi ci sarebbero Musso e Marchisone, rispettivamente 19 e 13 gol nel Bra con la coppia Montanaro-Floris, ma anche il centrocampista Daqoune) oltre agli altri rinnovi in arrivo dopo quelli di Malinverno, Stampi, Banfi e Vitofrancesco sono il piatto forte della mattinata a Masnago.