Stiamo vivendo un contesto socio-politico piuttosto complesso, dove il mondo del lavoro è in profonda evoluzione. Secondo recenti studi la Lombardia, con un tasso di occupazione regionale pari al 69,3%, si conferma tra le regioni più dinamiche e attive in termini di ingresso nel mondo del lavoro. C'è da lavorare ancora sull'occupazione giovanile, che si attesta al 42,5%, percentuale non altissima ma comunque superiore alla media nazionale che si ferma al 34,7%.
Dando uno sguardo alle città lombarde, il tasso di occupazione più alto si registra a Milano (71,2%), Monza e Brianza (71,3%) e Varese (69,6%). Se però rivolgiamo lo sguardo alle città con un maggior peso degli occupati tra i 15 e i 29 anni, spiccano Brescia (45,5%), Mantova (44,9%) e Bergamo (44,7%).
Come dimostrano i dati del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il quadro generale del fabbisogno occupazionale del 2023, in termini di entrate previste, è abbastanza incoraggiante. Le entrate maggiori in Lombardia sono previste a Milano (24,3 ogni 100 abitanti), Sondrio (17,2 ogni 100 abitanti) e Brescia (16,7 ogni 100 abitanti).
Allargando il discorso al resto d'Italia, è interessante notare come il maggior numero di occupati è previsto nelle città a forte vocazione turistica, dove prevalgono i contratti stagionali, come Bolzano (26,8 ogni 100 abitanti), Rimini (24,8 ogni 100 abitanti), Trento (23,4 ogni 100 abitanti), Sassari (21,8 ogni 100 abitanti) e Venezia (21,7 ogni 100 abitanti).
In ogni caso, nonostante il trend tutto sommato positivo per quanto riguarda l'occupazione, permangono alcune criticità nelle assunzioni di figure specifiche e qualificate e di professioni specialistiche e tecniche. A tal proposito rimandiamo all'articolo di approfondimento di Jobtech che spiega in dettaglio come trovare personale da assumere.
Il problema principale è che le aziende, i negozi e le industrie non hanno i mezzi, le risorse o semplicemente il tempo per effettuare una selezione approfondita e accurata per assumere il personale di cui hanno bisogno. Si allungano così i tempi di ricerca del personale, che incidono negativamente sulla produttività aziendale, o peggio ancora si assumono frettolosamente risorse che però non hanno le competenze e le nozioni necessarie per ricoprire quel ruolo.
Questo problema viene risolto dalle agenzie per il lavoro, tra le quali spicca appunto Jobtech per affidabilità e forte connotazione digital, che ha un ricchissimo database di risorse dalle quali attingere. In base alla ricerca dell'azienda, vengono identificati per prima cosa i professionisti in possesso dei requisiti richiesti.
A quel punto l'azienda riceve un elenco di tutte le figure in linea con la ricerca effettuata e, dopo aver letto i CV digitali e aver fatto una serie di colloqui, può scegliere in totale libertà la risorsa che ritiene più idonea per ricoprire quel determinato tipo di lavoro.
Il processo di recruiting risulta quindi snello e rapido, consentendo alle aziende di assumere personale professionale e qualificato, senza perdere tempo e risorse e quindi con la possibilità di dedicarsi interamente al suo core business.