Una nota canzone popolare recita: “L’emozione non ha voce”… giovedì 16 maggio 2024, invece, l’emozione ha assunto i colori della voce dei 34 bambini delle classi seconde A e B della Scuola Primaria “Maria Ausiliatrice” di Varese che, magistralmente guidati dalle loro insegnanti, Elisabetta Loi e Laura Rizzi, si sono cimentati nel primo congresso di divulgazione scientifica sull’acqua.
Tema complesso e variegato, dalle molteplici sfaccettature, che sono state declinate con sapiente professionalità da questi meravigliosi piccoli, grandi relatori. Si è passati dalla spiegazione di come sia composta, dal punto di vista chimico, una molecola d’acqua all’importanza che ogni singola goccia riveste per la sopravvivenza del nostro pianeta e dei suoi abitanti. Risorsa che, pur ricoprendo circa il 70% della superficie terrestre, è soprattutto concentrata, in forma salata, nei mari e negli oceani, risultando in tal modo non immediatamente fruibile per scopi potabili o irrigui. Risorsa che, pur essendo così diffusa, non si presenta equamente distribuita ovunque e, per tale ragione, di difficile accessibilità per alcuni popoli.
L’acqua segue un ciclo durante il quale cambia stato di aggregazione: quella destinata al consumo umano si presenta incolore, inodore ed insapore. Essa è fonte essenziale di vita e rappresenta una percentuale importante del corpo umano, che varia dal 100% per il feto nel ventre materno al 50% negli anziani. Per questo è fondamentale nutrirsi correttamente e seguire un’alimentazione sana, ricca di frutta e di verdura. L’acqua è una risorsa preziosa e dunque, come tale, ne va preservata la qualità, evitando di inquinare, e va utilizzata con raziocinio e parsimonia.
La grande attrazione che, da sempre, esercita sull’uomo ha indotto molti popoli della Terra a costruire le proprie città sull’acqua (Venezia, Stoccolma, Suzhou e Bruges ne sono un esempio) o le proprie dimore nel ghiaccio (come accade per gli Esquimesi, che trascorrono alcuni mesi dell’anno, quelli più rigidi, all’interno degli igloo). Il suo fascino, inoltre, ha ispirato famosi pittori di tutti i tempi, fra cui l’impressionista Claude Monet, che – a Giverny – fu rapito dai giochi di colore e dalle mille sfumature delle ninfee, che poi riprodusse in una celebre serie di dipinti.
Sembra davvero impossibile, ma tutti questi concetti, così articolati e complessi, sono stati dapprima appresi durante l’anno scolastico e poi illustrati, con un “pizzico” di sana emozione, dai bambini delle classi seconde di fronte ad una platea di genitori commossi ed orgogliosi.
Una sfida sostenuta e supportata con entusiasmo da Suor Maria Teresa Cocco, Direttrice di Istituto, e da Suor Rita Mapelli, Coordinatrice della Scuola Primaria.
Un giorno, in occasione di un’assemblea di classe, le insegnanti hanno chiesto alle famiglie di ricordare sempre che “i semi di oggi sono i fiori di domani” se annaffiati con cura e con fiducia… ebbene, avevano davvero ragione perché oggi abbiamo visto sbocciare 34 meravigliose ninfee, proprio come quelle così tanto amate da Monet…
Alle maestre, Laura ed Elisabetta, a Suor Maria Teresa e a Suor Rita e, soprattutto, ai fantastici bambini delle classi seconde va, dunque, il ringraziamento sincero di tutti i genitori per averci permesso di vivere questo momento di grande emozione e condivisione, ma senza dimenticare di rendere grazie anche a “Qualcuno, più importante di noi, per ogni singola goccia che ha messo sulla Terra”.