«C'è anche un po' d'amarezza giusta per aver perso alla fine, ma questa è una sconfitta bianca» dice Spilli dopo lo 0-1 subito all'89' dalla Varesina nella finale playoff di Desenzano davanti a un grande pubblico di 1.100 spettatori (clicca QUI). Il tecnico rossoblù, giustamente, attacca: «Avevano messo i playoff per rendere il campionato più vivace e invece... Bisogna applaudire i ragazzi perché nonostante si stiano giocando lo scudetto di cartone hanno fatto una buona gara contro una squadra molto forte. Ma non c'era l'adrenalina degli incontri senza futuro. È la quarantasettesima gara che facciamo... non fossimo andati in C per questa gara sarebbe stata una sconfitta bruciante, invece i ragazzi sono già sotto la doccia senza troppi patemi. E questa è una colpa della Federazione perché il nostro è l'unico torneo in tutta Italia in cui se vinci i playoff festeggi lo scudetto di cartone, mentre chi li vince in ogni altro campionato va su».
Capitolo partita: «Il Desenzano si è chiuso e noi contro squadre così facciamo fatica. Ci hanno lasciato le briciole. Il possesso palla è abbastanza alto a nostro favoe, ma nelle conclusioni abbiamo creato meno di quello che facciamo di solito».
Da dove si riparte? «Dal percorso di quest'anno, cercando di migliorarci sempre. Non sarà una strada facile da percorrere - dice Spilli - abbiamo tantissimi giovani nell'occhio del ciclone per quanto riguarda il mercato, parecchi di quelli che avremo li perderemo perché ci sono 4-5 ragazzi che se lo meritano, andranno su perché hanno fatto un percorso straordinario. Nelle griglie iniziali mettevano la Varesina tra le squadre che dovevano salvarsi e noi siamo arrivati in semifinale di coppa italia, abbiamo cullato a lungo il sogno del primo posto e, ora, in fondo ai playoff. E' mancata la ciliegina ma la torta è comunque enorme».
Matteo Contini, varesino vincitore sulla panchina dei bresciani: «Il primo giorno che sono arrivato, ho detto ai ragazzi che saremmo arrivati in finale il 19 maggio. Grazie a loro per questa gioia, alla società e al presidente. Hanno sofferto a inizio anno, hanno subito critiche, abbiamo preso batoste ma ci siamo risollevati e sono arrivati alla fine a giocarsi qualcosa e a vincere. Bravi a non concedere quasi nulla alla Varesina, a cui faccio i complimenti a una squadra che onora il calcio. E' il momento dei festeggiamenti e dei "grazie" perché quando arrivi al campo alle 14.30 e vedi che i ragazzi sono già qui a correre e a divertirsi da mezz'ora, ecco, per me questa è la vittoria più bella».
"Sarai mai profeta in patria?" viene chiesto al varesino Contini. «Il mio numero ce l'hanno...».