Prosegue la campagna elettorale sul territorio di Marco Colombo, candidato con Fratelli d’Italia alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Una campagna elettorale «diversissima», per usare lo slogan scelto dall’imprenditore e sindaco di Daverio.
Diversissima rispetto agli appuntamenti elettorali canonici di chi fa politica per mestiere. Non è tipico di tutti i politici essere “in pista” prima delle sei del mattino – per motivi lavorativi – e incontrare le prime persone poco dopo l’alba.
Certo, negli scorsi giorni non sono mancati anche momenti più tipici del periodo che precede un importante appuntamento elettorale, fatti di serate con gli amici di partito e di confronti con i rappresentanti del mondo del lavoro. Anche queste possono rivelarsi occasioni piacevoli e preziosissime.
Il tifo dei “Fratelli”
A Gallarate, ad esempio, gli esponenti del territorio di Fratelli d’Italia si sono riuniti per lanciare la corsa verso Bruxelles del sindaco di Daverio. «Hanno voluto organizzare questo momento per me e ho accettato volentieri – spiega Colombo –. Mi fa estremamente piacere aver dato il senso di appartenenza a un partito che si è stretto intorno al candidato “della terra”. Io sono arrivato in punta di piedi, senza chiedere nulla e questo forse è stato apprezzato. Hanno trovato in me un leader che non è un leader. Oggi io mi espongo personalmente, come uno tra i tanti, ma al contempo diversissimo: siamo in tanti, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità. Mi riconoscono come un altro dei tanti diversi che sempre portano avanti la politica per militanza, per volontariato, con passione. Con la volontà di dare un contributo senza pensare a loro stessi».
Erano presenti l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso, Salvatore Marino, coordinatore del collegio territoriale di FdI, ed esponenti del partito di Gallarate, Busto Arsizio, Cardano al Campo, Cassano Magnago.
Particolarmente emozionante la telefonata del consigliere regionale Giuseppe De Bernardi Martignoni: «Insieme anche al coordinatore provinciale Andrea Pellicini e a Francesca Caruso – ha detto – abbiamo deciso di trovare una persona che potesse rappresentare degnamente e in maniera univoca il nostro territorio. La scelta è caduta su Marco: lui ha tanta passione e un programma in cui vengono messe nero su bianco le tradizioni e la storia della provincia di Varese e del Made in Italy».
Il confronto con le imprese
Tra i diversi impegni, anche il confronto con Confapi Varese. «È stato un ritorno a casa – afferma Colombo –. Io sono nato a livello associativo in Confapi in qualità di presidente di UnionAlimentari. Ho trovato un’accoglienza rara e massima disponibilità di dialogo. Faccio tesoro assoluto di tutti i suggerimenti, delle critiche e soprattutto delle proposte concrete che arrivano dalla media e piccola impresa. Marco Tenaglia è stato una sorpresa assoluta, è riuscito a riportare in alto la bandiera di Confapi, con una nuova verve sotto ogni profilo. Complimenti a lui e anche al suo team, perché le cose, evidentemente, non si fanno mai da soli».
E a proposito di piccole e medie imprese, quali sono gli impegni nei confronti di queste realtà? «Di recente sono stato a Oleggio, insieme ai colleghi sindaci e all’ingegner Caragnano di Smartt Valley, e quello che ho notato è l’importanza di una rete territoriale che comprenda imprese e amministrazioni declinato in un ambito europee. La cosa concreta da fare è intercettare i bandi europei che riguardano sia il pubblico che il privato. Costruire una task force di euro-progettisti, giovani che si applicano per far sì che i fondi non vengano dispersi. Si tratta di tasse che pagano i nostri concittadini ed è brutto vedere che un paese come l’Italia arriva a raggiungere obiettivi del 35-40 per cento, quando altrove riescono ad arrivare addirittura al 100 per cento di acquisizione di questi bandi. Quindi l’operazione numero uno è questa. Perché con la capacità di accedere a questi bandi si crea innovazione, evoluzione e soprattutto economia diffusa e posti di lavoro».
L’ascolto continua
Dopo gli scambi di vedute ed esperienze in Confapi e Ascom «ho le idee ancora più chiare, perché incontrare persone tecnicamente preparate aiuta a entrare ancora di più nella materia prettamente economica».
E si prosegue: «Sicuramente – anticipa Colombo – incontrerò Confimprese provinciale per allargare ulteriormente le mie vedute. Ho fatto richiesta a tutte le altre associazioni di categoria, perché il mio desiderio è quello di captare da tutti esigenze e stimoli che possano essere utili per sviluppare dei progetti a livello europeo. Interessantissimo – aggiunge – è stato l’incontro col presidente provinciale della categoria dei taxisti: bisogna mettere bene la testa nella direttiva Bolkestein, poiché riguarda attività familiari, come anche quella dei balneari, e le norme devono essere ben presidiate per evitare dei balzi verso un futuro in cui si predilige la grande aggregazione delle multinazionali invece delle piccole imprese familiari che sono l’ossatura dell’economia italiana».