Lombardia - 29 aprile 2024, 14:10

Il Soccorso alpino lombardo in campo per la sicurezza sull'Everest

Il Cnsas della nostra regione ha presentato un progetto sperimentale di formazione: due istruttori andranno presto in Pakistan per condividere le tecniche e i rudimenti del soccorso in montagna

La Lombardia sul tetto del mondo: nei giorni scorsi, in occasione della Milano Design Week, la piramide dell'associazione EV-K2-CNR era esposta nella piazza di Palazzo Lombardia. La struttura andrà presto in Nepal, a 5000 metri di quota, nei pressi del campo base dell'Everest, per ammodernare la piramide-laboratorio già presente da una trentina di anni, ideata da Ardito Desio, organizzatore della prima ascensione al K2 del 1954, e Agostino Da Polenza, uno dei più grandi alpinisti italiani. 

Nel contesto del “fuori salone”, accanto a Da Polenza, presidente dell'associazione Ev-K2-CNR, era presente anche il Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico (Cnsas), per presentare un progetto sperimentale di formazione: due istruttori Cnsas andranno presto in Pakistan per condividere le tecniche e i rudimenti del soccorso in montagna.  

Sono sempre di più le persone che scelgono questa destinazione per ascensioni, escursioni e discipline sportive legate alla montagna; di conseguenza, il soccorso organizzato sta diventando un aspetto cruciale. La collaborazione contribuirà a far nascere e crescere in Pakistan una struttura che abbia le opportune conoscenze per garantire un servizio di soccorso in contesto montano. Il progetto ha una durata di tre anni e vedrà coinvolti i “portatori di alta montagna”, ai quali i nostri istruttori cercheranno di trasferire tecniche e procedure. 

Il soccorso organizzato in Lombardia ha avuto un impulso notevole soprattutto negli ultimi trent’anni, anche grazie all’introduzione dell’elisoccorso, operativo di giorno e di notte, e con una formazione sempre più specialistica dei soccorritori: un patrimonio di esperienze che può essere messo a disposizione di Paesi che stanno compiendo lo stesso percorso. 

Un altro obiettivo infatti è proprio quello di gettare le basi, in Pakistan, per un servizio di elisoccorso che, ad oggi, è regolato e gestito in ambito militare. La similitudine con il Cnsas, specialmente quello lombardo, è evidente: in passato, anche qui il soccorso in elicottero è cominciato con l’Aeronautica Militare (SAR di Linate) e con elicotteri privati che stanziavano a Lecco, Sondrio e Clusone. Oggi, dopo oltre trent’anni, grazie alle scelte politiche e ai contributi regionali, i cittadini lombardi hanno un servizio di elisoccorso sanitario strutturato ed efficace. 

Il Cnsas ha tra i propri scopi istituzionali anche l’informazione e la prevenzione ed è quindi eticamente doveroso trasferire la nostra conoscenza anche a quei paesi che ne hanno necessità; ecco perché siamo coinvolti anche in altri progetti esteri, come per esempio in Kosovo. Sono iniziative che sicuramente possono dare lustro al nostro Paese, contribuendo, seppure in modo marginale, a mantenere quei rapporti internazionali necessari in molti contesti.