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Economia | 09 aprile 2024, 16:47

Cgil e Uil Varese scendono in piazza per i salari e la sicurezza sul lavoro

Giovedì 11 aprile le due organizzazioni sindacali hanno indetto uno sciopero nazionale di 4 ore. Nella nostra provincia previste una serie di manifestazioni: al mattino volantinaggi nelle stazioni, nelle piazze di Busto e Gallarate e dalle 14 il presidio in piazza Monte Grappa a Varese

Cgil e Uil Varese scendono in piazza per i salari e la sicurezza sul lavoro

E' stato presentato questa mattina, 9 aprile, nella sede della Uil di Varese, lo sciopero generale di 4 ore organizzato da Cgil e Uil a livello nazionale per giovedì 11 aprile.

Una mobilitazione che, a Varese, vedrà impegnate le due organizzazioni
sindacali per tutta la giornata in tutta la provincia: 
dalle 6.30 alle 9 del mattino, volantinaggio presso le Stazioni di Saronno, Busto Nord, Tradate, Busto Fs, Gallarate. Dalle 10 alle 11.30, poi, il volantinaggio avverrà in piazza San Giovanni a Busto Arsizio e in piazza della Libertà a Gallarate.

La mobilitazione proseguirà con un presidio-assemblea, a partire dalle ore 14, in piazza Monte Grappa a Varese.

Ad illustrare le ragioni dello sciopero dell’11 aprile la segretaria generale Cgil Varese, Stefania Filetti, e il coordinatore del territorio di Varese-Uil Lombardia, Antonio Massafra. Accanto a loro Pino Pizzo, della segreteria Cgil Varese e Stefania Mantellini, del coordinamento Uil Lombardia.

«Molti gli argomenti alla base della mobilitazione di Cgil e Uil – ha dichiarato Stefania Filetti della Cgil di Varese - anche in vista della manifestazione nazionale in programma a Roma il 20 aprile. Si comprimono i diritti, i salari, aumentano in modo esponenziale gli incidenti e i morti sul lavoro. E questo con l’obiettivo di tenere alti i profitti. Una situazione in cui il governo mostra di svalutare il lavoro e le sue condizioni».

Tra i temi sul tavolo, Filetti si è concentrata sul fronte del fisco e della riforma fiscale.

«Teniamo presente – ha continuato Filetti - che in un anno l’evasione fiscale in Italia equivale ad oltre 90 miliardi, cifra che se fosse recuperata consentirebbe di fare un Pnrr ogni 23 anni. Considerato che oltre il 90% dell’Irpef viene pagato da lavoratori dipendenti e pensionati, occorre che il governo recuperi l’evasione e distribuisca diversamente il carico fiscale. Un impegno che il governo non sta attuando, come dimostra il fatto che ha deciso di non tassare neppure i giganteschi extraprofitti che si sono creati».

Antonio Massafra (Uil) si è invece soffermato sugli incidenti sul lavoro, altro tema al centro della mobilitazione nazionale. «Contro infortuni, morti, lavoro nero basta cordoglio, ma invece più controlli, più prevenzione, più formazione dei lavoratori che devono vigilare sull’attività delle imprese (Rls)».

Massafra ha poi chiesto uno stop ai subappalti “a cascata” e agli appalti aggiudicati al massimo ribasso. Oltre ad un rafforzamento degli organici per i controlli nelle imprese.

Redazione

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