Il 1934 è l’anno in cui il famoso mostro del lago scozzese Loch Ness viene avvistato e fotografato per la prima volta. Il 21 aprile di quell’anno il Daily Mail pubblica la foto più discussa di sempre scattata dal chirurgo Robert Wilson, che ritrae il collo di una creatura misteriosa emergere dalle acque del lago. Nello stesso periodo anche la provincia di Varese finisce sulle pagine dei giornali internazionali: il giornale Observer di Londra pubblica infatti la notizia di un misterioso avvistamento sul Lago Maggiore: un mostruoso animale dalla testa di cavallo.
Giugno 1948, nei pressi di Ispra viene pescato un insolito pesce dalle enormi dimensioni: pesa più di 7 chili ed è lungo circa un metro, la grande testa aveva occhi sporgenti e sul dorso presentava lunghi aculei. Questa cattura dimostra il fatto che sicuramente, nei profondi fondali del lago, vivano specie mai avvistate prima.
Qualche anno più tardi, nel 1962, i pescatori al lavoro nelle acque antistanti l’eremo di Santa Caterina di Leggiuno denunciano grossi tagli nelle loro reti da pesca. Lo strano fatto potrebbe essere ricondotto alla presenza di grossi pesci ma presto nei paesi del lago torna a diffondersi il sospetto della presenza di un mostro nel lago.
L’avvistamento si ripete l’anno successivo, nel 1963, quando un gruppo di pescatori vede una enorme testa affiorare e immergersi più volte nelle acque del lago.
Estate 1994, il Verbano è nuovamente scenario di strane apparizioni e misteriosi avvistamenti a Sesto Calende, riportati anche dalla stampa locale. In questo caso gli avvistamenti e le segnalazioni sono molteplici, decine di bagnanti e marinai contattano polizia, vigili del fuoco e protezione civile per denunciare la presenza nel lago di una creatura quasi mitologica: un enorme pesce dalla forma ovale con quattro zampe, un lunghissimo collo e una straordinaria rapidità nei movimenti.
In poco tempo gli avvistamenti si moltiplicano lungo tutte le rive del lago, tanto da immaginare la presenza di due creature e riuscire ad attirare l’attenzione di diversi studiosi. Gli esperti intervenuti sentenziano che si tratta di due esemplari di plesiosauro, un antico rettile acquatico estinto però da più di 150 milioni di anni.
Il mistero si risolve da lì a poco tempo: il misterioso animale viene catturato nelle acque svizzere del Lago Maggiore. Si tratta non di un mostro preistorico, bensì di un'otaria fuggita da un circo insieme ad un altro esemplare della stessa specie.
Il ricercatore e scrittore Maurizio Mosca riporta diversi episodi di avvistamenti mostruosi sul Lago Maggiore nel suo libro "Mostri dei Laghi", editore Mursia, raccogliendo anche diverse testimonianze di pescatori e sub che negli anni hanno scandagliato e perlustrato i fondali del lago. In molti riferiscono di aver visto il fantomatico mostro e, addirittura, di aver ritrovato carcasse non riconducibili a normali pesci.
Che esistano quindi davvero misteriose creature che abitano il nostro Lago Maggiore? Quel che è certo è che in un remoto passato giganteschi dinosauri acquatici vivevano nella nostra zona, come dimostra il ritrovamento dei resti del famosissimo Besanosauro, una specie di ittiosauro vissuta 250 milioni di anni fa nel mare caldo che occupava la provincia di Varese. Potrebbe quindi qualche lontano parente del preistorico Besanosauro essere sopravvissuto fino ai giorni nostri e vivere ancora nelle profonde acque del Lago Maggiore?