«Una situazione vergognosa per una paese che si definisce sviluppato». Riccardo Comerio è una persona pacata ma decisa. Sulla questione del ponticello di Busto Arsizio, al confine con Castellanza, spesso allagato l'imprenditore interviene con queste parole dopo la segnalazione di un cittadino (LEGGI QUI) che ha visto piovere polemiche sui social.
La sua azienda è oltre quel sottopasso e lui constata ogni giorno cosa accade: «Ci passo tutte le mattine di tutto l'anno alle sette e c'è un viavai di pedoni per la stazione non indifferente». Con immagini anche incredibili: «Ho visto più di una volta persone che arrivano dalla stazione e che attraversano togliendosi scarpe e calze tenendole in mano… non penso sia un intervento così macroscopico trovare una soluzione di mantenimento». E fa un'importante sottolineatura: «Come è sempre stato prima degli ultimi 4, 5 anni che ha visto il manifestarsi del problema».
Sì, perché in passato i disagi non erano così costanti. Anzi, il ponticello sembrava resistere alle piogge meglio delle strutture più grandi.
«Quindi vuol dire che non è un problema strutturale o progettuale ma un problema probabilmente di manutenzione - osserva Comerio, che insiste - È una via di grandissimo passaggio in quanto è la più naturale e soprattutto ci sono tantissime persone a piedi. Perché magari lasciano la macchina sulla via Castellanza prima del ponte oppure perché abitano nei palazzi lì vicino e vanno al lavoro a Milano».
Insomma, non è un problema da poco e nemmeno per pochi: ma in apparenza, poco basterebbe per risolverlo.