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Busto Arsizio | 01 marzo 2024, 11:48

No all’ospedale di Busto/Gallarate: ricorso al Presidente della Repubblica

Lo annunciano Comitato per il diritto alla salute del varesotto, Medicina democratica e Centro per la salute Giulio A. Maccacaro. I promotori ribadiscono le ragioni di sempre e focalizzano l’attenzione su «…violazioni della normativa unionale, regionale e nazionale» nell’iter per arrivare alla nuova struttura. Tra le iniziative in rampa di lancio per sostenere la loro azione, una campagna di crowdfunding. Già attivato un conto corrente

Il nuovo ospedale previsto a Busto Arsizio, nel rione di Beata Giuliana

Il nuovo ospedale previsto a Busto Arsizio, nel rione di Beata Giuliana

Che la battaglia contro l’ospedale  Busto/Gallarate e a tutela dei noscomi esistenti non sarebbe terminata con il via libera all’Accordo di programma (VEDI QUI) il Comitato per il Diritto alla Salute del Varesotto lo ha detto in più di un’occasione, sia nel corso di propri eventi (VEDI QUI) sia intervenendo con suoi esponenti a incontri e conferenze (per esempio VEDI QUI). Ora gli intenti annunciati trovano una via operativa con un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, promosso insieme a Medicina Democratica e Centro per la salute Giulio A. Maccacaro. L’iter procedurale per arrivare all’Accordo di programma è finito più volte nelle riflessioni di quanti si oppongono alla struttura prevista a Busto, nel rione di Beata Giuliana. E non fa eccezione la nuova iniziativa. Presentandola, i suoi sostenitori parlano di «…violazioni della normativa unionale, nazionale e regionale; false ed errate applicazioni della stessa normativa ed eccesso di potere, che hanno leso (e lederanno) il diritto dei cittadini e delle cittadine a partecipare alle decisioni in materia ambientale, il diritto alla salute, il diritto individuale e collettivo alla cure sanitarie e i diritti discendenti dal principio di ragionevolezza dell'attività amministrativa».

Di seguito, il comunicato integrale, con le indicazioni a quanti avversano il progetto del nuovo ospedale per sostenere economicamente il ricorso.  

Per salvare gli ospedali di Gallarate e Busto Arsizio, il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica

La firma dell’accordo di programma per l’ospedale unico non è la pietra tombale della difesa degli ospedali di Gallarate e Busto Arsizio. Non solo restano tutte le criticità (riduzione dei posti letto, un solo pronto soccorso, la distruzione di un’area verde, la viabilità, ecc.), non solo resta la contrarietà della stragrande maggioranza della popolazione, ma resta la possibilità di fermare il progetto in favore del riammodernamento dei due ospedali esistenti attraverso il ricorso che è stato promosso dal Comitato per il diritto alla salute del varesotto, Medicina democratica e Centro per la salute Giulio A. Maccacaro Odv, insieme a tante persone che lo hanno sottoscritto e con il sostegno di comitati, associazioni, sindacati.

Nella volontà di tutelare l'area verde boscata e il diritto alla salute e alle cure sanitarie, il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica evidenzia violazioni della normativa unionale, nazionale e regionale; false ed errate applicazioni della stessa normativa ed eccesso di potere, che hanno leso (e lederanno) il diritto dei cittadini e delle cittadine a partecipare alle decisioni in materia ambientale, il diritto alla salute, il diritto individuale e collettivo alla cure sanitarie e i diritti discendenti dal principio di ragionevolezza dell'attività amministrativa.

La sequenza degli atti del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica dell'accordo di programma mostra che la realizzazione dell'ospedale unico sull’area prescelta doveva avvenire ad ogni costo e che le fasi delle osservazioni e del contributo partecipativo sono state completamente trascurate e non esaminate approfonditamente poiché, diversamente, ove le si fosse realmente considerate, ciò avrebbe portato alla conclusione di orientare altrove gli interventi e le risorse disponibili. Il tutto in un contesto in cui si è escluso in ogni modo qualsivoglia confronto pubblico sul tema.

I costi di un'azione legale sono importanti anche quando si persegue il bene collettivo. Ma i ricorsi non devono essere relegati a una possibilità riservata solo ai ricchi: tutte e tutti insieme possiamo essere ricchi della volontà di difendere i nostri ospedali pubblici e il nostro diritto alla salute, insieme possiamo reperire le risorse economiche necessarie per sostenere il ricorso. Per questo stiamo promuovendo una raccolta fondi partecipata e diffusa. Tutti e tutte possono contribuire:

- con un versamento a Medicina democratica sul conto di Banca Etica IBAN IT36 A050 1801 6000 0001 7036 708 con causale “salviamo gli ospedali di Gallarate e Busto Arsizio”

- con versamento con paypal/carta di credito sul sito www.medicinademocratica.org,concausale “salviamo gli ospedali di Gallarate e Busto Arsizio”

- con donazioni anche di pochi euro alle tante iniziative che faremo mei prossimi mesi e attraverso i sottoscrittori del ricorso. A breve verrà inoltre lanciato un crowdfounding.

Chi contribuisce verrà costantemente informato.Saremo il massimo della partecipazione e della trasparenza. Proprio tutto quello che non hanno voluto Regione, Provincia, ASST Valle Olona, ATS Insubria e i sindaci di Busto Arsizio e Gallarate nell’approvare la chiusura dei due ospedali esistenti.

S.T.

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