È ancora vivace il dibattito per il video della canzone di Fabri Fibra “In Italia 2024”. A far discutere sono le immagini relative al ritornello, cantato da Emma Marrone, registrate al cimitero principale di Busto (leggi qui).
Sui social continuano a fioccare commenti: c’è chi contesta il Comune per aver concesso l’autorizzazione a girare il videoclip nel camposanto, ma c’è anche chi la pensa diversamente (leggi qui).
L’articolo su Famiglia Cristiana
Intanto il caso ha raggiunto un’eco nazionale. Il sito di Famiglia Cristiana gli ha dedicato un commento dal titolo esplicativo: «Ho visto Emma Marrone cantare al cimitero, davanti alla cappella della mia famiglia. E non mi è piaciuto per nulla».
Per l’autore Francesco Anfossi, nato a Busto, «la canzone è molto bella e profonda, ma un camposanto è un luogo sacro, anche se si tratta di un monumento architettonico».
Scrive Anfossi: «I cimiteri non sono il palco dell’Ariston. Sono luoghi di silenzio e preghiera, luoghi sacri dalla notte dei tempi, per noi cristiani, spazi di speranza e anticipazioni della vita eterna».
Concorde monsignor Claudio Livetti, già prevosto di Busto: «Il cimitero è luogo di preghiera, non di spettacolo – sostiene su Facebook –. Però il cimitero è pubblico ed è di competenza dell'autorità civile. Se fosse dipeso da me, non avrei dato l'autorizzazione».
Il Fatto e la discussione sulle politiche “di sinistra”
Delle polemiche si è occupato anche il FattoQuotidiano.it. Piccola curiosità: inizialmente l’articolo, a proposito delle rimostranze dell’ex assessore Paola Magugliani, diceva che «la giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Emanuele Antonelli sembra vivere qualche problema interno».
La svista sul colore politico dell’esecutivo è stata rapidamente corretta, ma non sono comunque mancati commenti e battute. Nella maggioranza ci sono infatti fibrillazioni per le politiche su viabilità e piste ciclabili dell’assessore Salvatore Loschiavo, per qualcuno più vicine a una sensibilità “di sinistra”. L’errore del Fatto si è prestato quindi a un po’ di (auto)ironia.
«Forse qualche malalingua li ha informati sul trascorso non di destra di alcuni componenti», scrive su Facebook Francesco Attolini di Fratelli d’Italia. E il pensiero va agli assessori – i tre della lista Antonelli – con un passato più o meno legato all’area del centrosinistra. Oltre a Loschiavo (candidato con l’Ulivo a Milano), Maurizio Artusa (ex segretario del Pd) e Mario Cislaghi (ex sindacalista della Cgil ed ex segretario dei Ds). Quest’ultimo, delegato ai cimiteri, ha dato il nulla osta alla registrazione del video, d’accordo col sindaco.
E qualcuno – in area centrodestra – ha storto il naso anche per il testo della canzone di Fabri Fibra con Emma e Baby Gang: «In un cimitero cantare di “razzisti e fascisti” al comando in Italia e usare il camposanto per fare politica lo trovo alquanto stucchevole», sostiene Attolini.
Insomma, è ancora presto perché la questione possa finire del dimenticatoio. Se ne parla anche sul sito della versione italiana della rivista di musica Billboard, che riprende l’intervento sul Bustese dell’architetto Daniele Geltrudi (leggi qui). Ricordando che anche il video della prima versione della canzone di Fabri Fibra era stato registrato nel 2008 in un cimitero, quello del Verano a Roma.