I 95 anni della Società Ciclista Binda sono stati festeggiati questo pomeriggio alla Elmec di Brunello, in un rendez-vous che è valso a presentare una nuova, scoppiettante stagione ciclistica.
Davanti a tutti, come sempre, la Tre Valli Varesine, diventata ormai la decima corsa nel ranking mondiale - in base al punteggio attribuito dall’UCI (l’Unione Ciclistica Internazionale) ai partecipanti - e arrivata all’edizione numero 103. L'appuntamento più importante si terrà martedì 8 ottobre 2024, e sarà come ormai da tradizione preceduto dalla Gravel Experience (sabato 5 ottobre), dalla Gran Fondo cronometro (sempre 5 ottobre) e seguito dalla Granfondo (domenica 6 ottobre). Martedì 8 ottobre sarà la volta anche della Tre Valli Varesine Women’s Race.
Il programma stagionale però prevede anche tanto altro: il Gran Premio Azzio (21 Aprile), dedicato ai Giovanissimi, la Piccola Tre Valli (5 maggio) che vedrà correre gli juniores, la Cicloscalata Brusimpiano-Ardena (19 maggio) per gli amatori, la Giovane Tre Valli (16 giugno) per i Giovanissimi e la Gara Allievi Bisuschio-Besano (14 luglio) per la categoria Allievi.
Sul palco della Elmec sono saliti tanti protagonisti della diffusa “alleanza” che riconosce nella Binda un’eccellenza del territorio e fa squadra per aiutarla: dagli sponsor alle istituzioni. Presenti tra gli altri, oltre al padrone di casa Rinaldo Ballerio, il presidente della provincia Marco Magrini, Emanuele Monti e Samuele Astuti di Regione Lombardia, gli assessori Ivana Perusin e Stefano Malerba del Comune di Varese, il sindaco di Casale Litta (comune da cui partirà la Piccola Tre Valli) Graziano Maffioli e l’assessore bustocco Maurizio Artusa.
Tra gli invitati anche Cordiano Dagnoni, presidente della FCI (Federazione Ciclistica Italiana), Kiko Garcia, direttore generale dell'Associazione Internazionale Organizzatori Gare Ciclistiche a livello mondiale, Sonia Martinez, direttrice della Vuelta Burgos gara donne, Ed Buchette, Tour de Luxembourg e Javier Guillen, direttore Vuelta Espana.
L’apertura e la chiosa, però, non potevano che essere dell’uomo più acclamato e diventato ormai un personaggio stimato in tutto il mondo del ciclismo internazionale, nonché vero catalizzatore di ogni energia: il presidente della società Renzo Oldani. Che dopo aver ringraziato i volontari e i membri del suo direttivo ha definito la storia della Binda «una storia sofferta e una storia di gioia. Proprio come il ciclismo, proprio come la vita».