Saranno coincidenze, sarà sfortuna, saranno episodi diversi e non collegati fra loro. Ma le auto, nella zona di Busto compresa tra piazza XXV Aprile e le vie Culin/Miani, passando per via Gavinana, vanno a fuoco con una frequenza sconosciuta ad altre porzioni di territorio cittadino. È la curiosità in questa zona della città.
Ovviamente i roghi che hanno coinvolto i nove mezzi danneggiati o distrutti nella notte tra lunedì e martedì scorsi rappresentano l’episodio di gran lunga più eclatante (VEDI QUI). Ricordiamo intanto che un incendio, sulla cui causa si stanno svolgendo indagini, è avvenuto anche nella vicina Legnano (VEDI QUI).
Ma ci sono almeno due precedenti. Era l’inizio di marzo 2022 quando i Vigili del Fuoco intervennero in via Gavinana per un mezzo in fiamme, parcheggiato più o meno all’altezza del furgone bruciato l’altra notte (VEDI FOTO SOTTO ALL'ARTICOLO, da Busto Arsizio 360). Anche in quel caso, danni alla vettura, semidistrutta, e nessuna conseguenza per le persone.
Esattamente un anno dopo, era il 12 marzo 2023, toccò a una Toyota lasciata per una notte in piazza XXV Aprile, a meno di un minuto a piedi da via Gavinana. Il veicolo apparteneva a un volto noto, l’atleta (e dipendente della vicina farmacia Bossi) Riccardo Maino, che contava di recuperarlo una volta tornato da una gita. Al suo posto trovò una macchia nera, per terra: l’auto, già portata via da un carro attrezzi, era ridotta a un rottame (VEDI QUI e FOTO IN APERTURA). Anche in quel caso, fiamme e boati ma nessun ferito. Problema tecnico o vandalismo? Difficile a dirsi ma, dopo l’episodio dell’altra notte, il partito di quanti pensano a un atto volontario, in zona, è cresciuto.
Oggi come allora, fra l’altro, non furono solo le auto a riportare danni. Gli incendi più recenti hanno lambito una finestra e l’ingresso di un condominio (le auto, peraltro, erano parcheggiate non lontano, in linea d’aria, dal locale caldaia dell'immobile, VEDI QUI e QUI) mentre, 12 mesi fa, il calore fece sentire i suoi effetti sull’edicola di piazza XXV Aprile, fra l’altro sciogliendo parzialmente un pannello posizionato su una parete esterna, per fortuna risparmiando i prodotti cartacei presenti nella piccola struttura.
Molto più remoto, ma certamente dovuto a una precisa intenzione, il caso dell’incendio nel vicino parcheggio di via Culin. Era il 2017 e ignoti appiccarono il fuoco a una Jaguar, in sosta notturna. Auto, anche in quel caso, completamente distrutta.