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Economia | 20 febbraio 2024, 09:11

La mobilitazione della Uil e della Cgil in tutta la Lombardia contro le morti sul lavoro: mercoledì due ore di sciopero e di presidio anche a Varese

«Basta con gli appalti a cascata - dichiara il segretario generale della Uil lombarda Enrico Vizza, dopo l'ennesima strage a Firenze - introdurre il reato di omicidio sul lavoro e un numero di telefono per le segnalazioni». Alle 12 a Varese assemblea pubblica all'Ispettorato del Lavoro e alle 15 presidio davanti alla Prefettura

La mobilitazione della Uil e della Cgil in tutta la Lombardia contro le morti sul lavoro: mercoledì due ore di sciopero e di presidio anche a Varese

La Uil e la Cgil hanno organizzato anche in Lombardia iniziative contro la piaga delle morti sul lavoro: mercoledì 21 febbraio su tutto il territorio sono previste due ore di sciopero per i lavoratori del settore edile e di quello metalmeccanico.

A Varese sono previsti due momenti di protesta: alle 12 un'assemblea pubblico davanti alla sede dell'Ispettorato del Lavoro in via Sanvito Silvestro e alle 15 un presidio davanti alla sede della Prefettura. 

La Uil Lombardia, in una nota, si domanda quanti Torino, Brandizzo e Firenze o decessi nelle baracche di Cantiere come a Como, devono ancora accadere perché la politica ascolti la voce dei sindacati che da anni combattono contro le stragi sul lavoro. Stragi su cui il Governo e gli Enti Locali (Regione, Province e Comuni) non può cavarsela con i messaggi di cordoglio di cui no si parla più dopo tre giorni.

E’ stata chiesta, ricorda il sindacato di via Campanini in una nota, formazioneassunzione di ispettori, maggiori sanzioni, reato di omicidio sul lavoro e escludere le aziende non regolari dai bandi pubblici .

Ma soprattutto il rispetto degli accordi che in Lombardia portano la data del 15 dicembre 2023 su PNRR OLIMPIADI sottoscritto da 38 associazioni (compresi CGIL, CISL e UIL), oltre al Protocollo prefettizio sicurezza legalità su Milano – Città Metropolitana, sottoscritto da 27 associazioni e istituzioni. Questi due capisaldi devono essere recepiti nei regolamenti Edilizi dei Comuni. Cosa che oggi non è così. Su oltre 1500 Comuni in Lombardiasolo 4 Comuni e 2 Province hanno attivato le cabine di regia sui fondi PNRR previste dall’ accordo sottoscritto con il Governo Draghi e ANCI Nazionale.

«Vogliamo che tali accordi siano applicati nei luoghi di lavoro, non nei “cassetti “delle scrivanie– evidenzia il segretario generale della UIL Lombardia Enrico Vizza -Si deve intervenire seriamente e con misure molto più forti nei confronti delle aziende. Se il subappalto a cascata, le gare al massimo ribasso, che sono una vera iattura non volute certamente dalla UIL, ci porta a quello che è sotto gli occhi di tutti, vanno immediatamente abolite. Non pretendiamo nuovi protocolli, ma la rigorosa applicazione delle leggi vigenti, rispetto dei contratti, maggiore formazione e che ci siano maggiori ispettori oltre all’istituzione del reato di omicidio sul lavoro».

Ma alla luce di quanto succede sul lavoro oltre ad un maggior ruolo degli RLST (rappresentante per la sicurezza territoriale) in ogni provincia serve l’istituzione di un numero telefonico pubblico dedicato, come accaduto con l’istituzione del 117. Perché davanti a una strage senza fine sono necessarie misure straordinarie.

«La campagna ZEROMORTISULLAVOROVO della UIL, proseguirà ogni giorno in Lombardia – continua Vizza – Contiamo su 42 RLST di CGIL, CISL e UIL nel settore dell’artigianato e 45 nell’edilizia Dopo un’accurata formazione devono avere maggiori poteri. Non vogliamo dei vigilantes e nemmeno sostituirci agli organi ispettivi, ma persone in gradi di prevenire incidenti e morti. E l’istituzione di un numero che permetta a lavoratori e a cittadini di segnalare infrazioni, anomalie e farle conoscere a chi poi deve intervenire. Non dimentichiamoci che in Lombardia si muore non solo di lavoro, ma anche per il lavoro. Basti ricordare lavoratori irregolari, senza dimenticare che nella Provincia di Lecco hanno perso la vita due lavoratori in una baracca morendo per asfissia mentre costruiva una villa milionaria sulle sponde del lago».

La fretta richiesta dal profitto è un altro tema, insieme al ruolo degli RLS e RLST così come la patente a punti che deve essere messo al centro.

«Ci sono cantieri con ritmi di lavoro incessanti - sottolinea il segretario generale FenealUil Lombardia Riccardo Cutaia- dove la dirigenza antepone la logica del profitto. Si lavora in un appalto dato in subappalto, con la chiara conseguenza che ad ogni passaggio l’impresa che prende i lavori deve mirare al risparmio sui materiali. Sul costo contrattuale e sulla sicurezza dei lavoratori. Va riconosciuto il giusto ruolo a RLS e RLST, che svolgono assieme alle RSU un ruolo prezioso di presidio. Il Sindacato degli edili della UIL Lombardia rilancia ancora una volta anche la patente a punti, in modo da premiare nelle gare le imprese serie e virtuose».

Non di meno sul piede di guerra i metalmeccanici che dalle parole del segretario generale UILM Milano Monza e Brianza Vittorio Sarti chiedono provvedimenti seri. 

«Ancora una volta siamo a commentare lavoratori che non faranno ritorno alla propria casa. Insieme alla formazione e all’omicidio sul lavoro intensifichiamo controlli e pene. Si deve trovare subito un meccanismo per avere più controlli possibili e più personale incaricato. Dobbiamo escludere dalle gare tutti gli imprenditori che non sono in regola e che non devono più lavorare. Questo sarebbe un beneficio anche per chi lavora nel migliore dei modi e in maniera corretta e trasparente. Ed è necessario riconoscere e rispettare il ruolo degli RLS che troppo spesso vengono ancora  ostacolati nel loro ruolo e competenze Ma è importante he si intervenga subito prima di continuare con questo massacro» conclude Sarti. 

Redazione

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