Il deputato varesino di Fratelli d'Italia Andrea Pellicini ha chiesto al sindaco di Varese Davide Galimberti di rinviare la manifestazione antifascista organizzata in città a seguito del matrimonio "nazionalsocialista", con annessi "saluti romani" dei presenti, celebrato in Comune sabato scorso.
«Chiedo al Sindaco Galimberti di rinviare la manifestazione "Varese è antifascista" organizzata per il 10 febbraio, ricorrenza che una legge dello Stato, la numero 92 del 2004, dedica al Giorno del Ricordo, in cui si commemorano le vittime delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata - dichiara in una nota Pellicini - non si possono tenere altre manifestazioni in una giornata solenne come questa. Non voglio pensare che il Comune di Varese lo abbia fatto apposta, magari ritenendo, come pensa una certa sinistra, che il Giorno del Ricordo sia una celebrazione di destra e quindi da osteggiare. Non lo voglio pensare perché conosco il Sindaco Galimberti e la sua sensibilità istituzionale. Probabilmente vi è stata una semplice svista o dimenticanza, anche se grave. Però il Comune ha la possibilità di recuperare, rinviando la manifestazione. Oggi stesso, alla Camera dei Deputati abbiamo votato, insieme al Partito Democratico, una proposta di legge che promuove la conoscenza del dramma delle Foibe e dell'esodo giuliano- dalmata. Non roviniamo questa celebrazione nazionale con manifestazioni che, fatte proprio in questo giorno, possono apparire in qualche modo provocatorie e, comunque, inopportune».