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Territorio | 11 gennaio 2024, 09:55

Mercato settimanale di Sesto Calende: la proposta dei commercianti e degli ambulanti per portare tutti i banchi in centro

Le associazioni di categoria hanno convocato mercoledì sera una partecipata riunione nella quale hanno presentato l'osservazione che verrà depositata per modificare la proposta avanzata dal Comune di lasciare parte degli operatori in via Lombardia. Panza (Ascom): «Valutiamo le effettive dimensioni dei banchi e utilizziamo le piazze destinate solo ai parcheggi come piazza Mazzini»

L'incontro che si è svolto mercoledì sera a Sesto Calende

L'incontro che si è svolto mercoledì sera a Sesto Calende

Partecipata riunione mercoledì sera a Sesto Calende, convocata dalle associazioni di categoria del commercio e degli ambulanti, Ascom, Fiva, Confcommercio e Confesercenti, per discutere del progetto del Comune di riportare il centro città il mercato settimanale che per questione di mancanza di spazi verrebbe però diviso in due: una parte dei banchi resterebbe così nell'attuale collocazione periferica di via Lombardia. 

Una soluzione che non piace agli operatori del settore che dopo quanto discusso nella riunione di ieri, a cui ha partecipato anche il sindaco Giovanni Buzzi, hanno deciso di presentare un'osservazione al progetto entro il 15 gennaio come previsto dal regolamento. 

«Si è trattato di un confronto costruttivo e partecipato - riassume Patrick Panza, presidente dell'associazione commercianti e artigiani di Sesto Calende - l'obiettivo è riportare tutti i banchi degli ambulanti in centro città, creando delle sottocategorie in base alle reali dimensioni dei banchi stessi e della tipologia di prodotto, utilizzando anche le piazze cittadine destinate solo ai parcheggi come piazza Mazzini per recuperare spazio».

Gli operatori del settore del commercio e anche la Pro Loco, tutti favorevoli al ritorno del mercato settimane in centro a Sesto Calende, hanno deciso di unire le forze.

«Non abbiamo la presunzione di avere la migliore soluzione ma siamo a disposizione per dare il nostro contributo costruttivo» conclude Panza. 

M. Fon.

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