Un anno fa il congresso provinciale di Varese della Lega eleggeva Andrea Cassani quale nuovo segretario. Il sindaco di Gallarate staccava di soli dodici voti (229 a 217) Giuseppe Longhin, referente del Comitato Nord bossiano.
Da allora ci sono state diverse tornate elettorali: alcune, come le regionali, nettamente favorevoli al centrodestra, che però ha perso il presidente della Provincia.
Il prossimo anno un’ottantina di Comuni del Varesotto andrà al voto. Con Fratelli d’Italia decisa ad aumentare il numero dei propri sindaci: «Non possiamo ignorare che siano il partito di maggioranza relativa – dice Cassani –. Ma la mia richiesta è che gli amministratori della Lega uscenti vengano ricandidati, come è sempre stato per tutti». Nel 2024 si terranno anche le europee: «Tutta le Lega di Varese lavorerà perché Isabella Tovaglieri rimanga a svolgere egregiamente il proprio lavoro a Bruxelles», assicura il segretario.
Cassani, un anno fa diventava segretario provinciale della Lega. Qual è il bilancio?
«È stato un anno complesso. La situazione politica non è semplice, però c’è stato il risultato delle regionali positivo, benché auspicassimo due consiglieri mentre è stato eletto solo Emanuele Monti. E a livello amministrativo siamo contenti di aver confermato qualche buon amministratore come Iocca e preso qualche nuovo sindaco come Carraro, primo sindaco leghista a Lonate Pozzolo. L’anno prossimo ci sarà la partita più interessante legata a un’ottantina di Comuni e alle provinciali».
Era stato un congresso molto tirato, con le rivendicazioni del Comitato Nord e la sensazione di una spaccatura. Com’è cambiata la situazione?
«Al di là di tutto, ci sono state poche defezioni, come l’ex sindaco di Caronno Varesino (De Micheli, ndr) oppure Barcaro, che era contro Magrini e poi ha scelto di andare a governare in Provincia con Magrini e adesso mi sembra che abbia litigato anche con lui. Questo è sintomatico del fatto che evidentemente ci sono persone che hanno un carattere che le porta a essere poco concilianti e a cambiare strada politicamente».
Di recente si è aperto il caso del Consiglio delle autonomie locali, con qualche leghista che non avrebbe seguito le indicazioni del partito.
«Non si tratta di qualche leghista. La questione riguarda solamente il Comune di Azzate, dove i consiglieri leghisti governano con il sindaco Simone eletto col centrodestra. Lui si è presentato contro il candidato deciso non solo dal centrodestra, ma anche dal centrosinistra, come era successo in passato. Facendosi probabilmente mal suggerire da qualcuno di Eupolis o da qualcuno che voleva far casino».
Il prossimo anno circa ottanta Comuni della provincia andranno al voto. Lei sabato era al congresso di Fratelli d’Italia, dove il segretario Pellicini ha detto che il partito vuole aumentare la schiera dei propri sindaci. Prevede discussioni “complicate” con gli alleati?
«Devo dire che con Pellicini non ci sono mai stati problemi. Abbiamo già iniziato a parlare dell’anno prossimo: non possiamo ignorare che loro siano il partito di maggioranza relativa. Quello che chiedo è che buoni sindaci dell’una o dell’altra componente che si ricandidano debbano essere sostenuti. Quindi la mia richiesta al tavolo degli alleati è che, dove c’è qualche amministratore della Lega uscente, venga ricandidato. Ma questo vale anche per Lombardia Ideale e Forza Italia, come è sempre stato. Su ottanta Comuni vi saranno molti candidati di Fratelli d’Italia ma anche di Forza Italia e della Lega, laddove si riuscissero a trovare delle persone credibili e spendibili sul territorio. Non credo ci sarà difficoltà a trovare l’equilibrio. Poi è chiaro che magari cambieranno i rapporti interni alle maggioranze, ma buttare via l’esperienza e la forza elettorale di un sindaco che si ripresenta credo sia un errore da non commettere».
Il 2024 sarà anche l’anno delle europee, con la Lega che sarà rappresentata dalla bustocca Isabella Tovaglieri. Quali sono le sue aspettative?
«Credo che Isabella abbia ben fatto in questi anni e, al di là della contrazione dei voti della Lega che ci potrà essere, mi auguro davvero che ce la possa fare e ne sono abbastanza convinto. La volta scorsa era arrivata terza sui nove entrati; questa volta, stando alle percentuali che leggo sulla stampa, riusciremo a farne tre in questo collegio e mi auguro davvero che lei possa confermarsi, avendo lavorato molto bene ed essendosi fatta conoscere ben più di quanto non lo fosse cinque anni fa. Tutti noi della Lega di Varese lavoreremo affinché rimanga a svolgere egregiamente il suo lavoro di eurodeputata a Bruxelles».