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Busto Arsizio | 01 dicembre 2023, 14:40

Il Natale a Busto è anche cultura. A Palazzo Cicogna un percorso celeste tra sacro e astratto

Anche quest’anno le sale delle Civiche raccolte d’Arte ospitano la tradizionale esposizione natalizia. “Per le vie celesti. Figura sacra e astrazione” è il titolo della rassegna: «Una mostra di straordinaria raffinatezza», sottolinea la vicesindaco Maffioli. Ad aprirla è la tavola della “Virgo lactans” di Lara Martinato. Ci sono anche un’acquaforte di Marcel Duchamp e, tra le opere tessili, il velluto stampato su disegno di Lucio Fontana

Il Natale a Busto è anche cultura. A Palazzo Cicogna un percorso celeste tra sacro e astratto

Nel Natale di Busto Arsizio c’è spazio anche per la cultura. Anche quest’anno le sale delle Civiche raccolte d’Arte di Palazzo Cicogna, in piazza Vittorio Emanuele, ospitano la tradizionale mostra natalizia, ideata dall’ufficio musei.
La rassegna, dal titolo “Per le vie celesti. Figura sacra e astrazione”, comprende opere di collezioni private e delle Civiche raccolte e potrà essere visitata dal 3 dicembre (con inaugurazione alle ore 17) al 7 gennaio.

«Una mostra di straordinaria raffinatezza – sottolinea la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli – che consentirà di ammirare opere che hanno un valore intrinseco ciascuna in maniera molto diversa. È un percorso spirituale, in cui elementi prettamente religiosi si alternano con altri che evocano l’astrazione, la proiezione verso il cielo in maniera più genericamente spirituale».
L’auspicio, come sempre, è quello di richiamare visitatori anche da fuori Busto. Potranno «vivere un momento riflessione e intimità con l’arte ma anche con loro stessi», assicura la vicesindaco.



Le opere degli undici artisti sono esposte seguendo il filo conduttore del percorso celeste tra sacro e astratto e dei colori che lo contraddistinguono, dal grigio al blu all’azzurro.
«Una parte della mostra è dedicata a opere tessili – spiega la conservatrice di Palazzo Cicogna, Silvia Vacca, affiancata da Erika Montedoro, conservatrice del Museo del Tessile –. Tra queste c’è quella di Chiara Passigli, vincitrice del Miniartextil». Ma anche il velluto stampato su disegno di Lucio Fontana, recentemente esposto nella mostra “Storie di velluto”.

L’esposizione, prosegue Silvia Vacca, «segue l’idea di un percorso celeste: siamo partiti dalle costellazioni, unendo questo al tema sacro». Ad aprirla è la tavola della “Virgo lactans” di Lara Martinato, opera di una collezione privata con la cui dolcezza si intende onorare il Natale. «È dipinta in tempera grigio di Payne, richiamando tecniche antiche su tavola, e oro zecchino. Nella stessa sala sono presenti anche i disegni preparatori».

Tra le opere anche un’acquaforte del 1965 di Marcel Duchamp, una grande tela di Alessio Schiavo, il “Cosmo” di Ambrogio Fumagalli esposto in precedenza al MAXXI di Roma, le costellazioni fiber di Anny Ferrario, le opere di astrazione geometrica di Galliano Mazzon e Giorgio Vicentini. La costellazione in fibra ottica di Enrica Borghi e “Quasar B”, astro realizzato da Giuseppe Portella in resina e terre rare luminescenti, si apprezzano in particolare al buio, con un effetto suggestivo che potrà affascinare anche i più piccoli.
A tal proposito, la mostra come sempre potrà essere visitata dalle scuole e domenica 17 dicembre, in occasione della Giocomerenda nell’ambito delle domeniche museistiche, potrà essere apprezzata anche dai bambini.

La vicesindaco Maffioli ha ringraziato le conservatici, la responsabile dei musei Claudia Giussani, il team del servizio civile e della Dote Comune («risorse preziose») e il consigliere comunale Orazio Tallarida, presidente della commissione Cultura, che è intervenuto alla presentazione alla stampa della mostra.

“Per le vie celesti. Figura sacra e astrazione” sarà aperta al pubblico dal 3 dicembre al 7 gennaio, dal martedì al giovedì dalle 14.30 alle 18; il venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18; il sabato dalle 14.30 alle 18.30 e la domenica dalle 15 alle 18.30. Palazzo Cicogna rimarrà chiuso il 24, 25, 26, 31 dicembre e il primo gennaio.

R.C.

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