Un anno fa se ne andava Davide Rebellin, l'ultimo dei ciclisti d'altri tempi amato da tantissimi appassionati per la sua capacità di non risparmiarsi mai, incarnando lo spirito del ciclismo più autentico. Una fine tragica incontrata su una strada di Montebello Vicentino, travolto da un camion mentre si stava allenando pochi mesi dopo essersi ritirato, all'età di 51 anni.
A ricordarlo è Martino Caliaro, lavenese conosciuto da tutti come il "Re del Cuvignone", innamorato della bicicletta e che con Davide aveva costruito un rapporto che andava al di là del tifo per l'esempio che incarnava durante le corse.
Ecco il messaggio che Martino ha dedicato all'amico scomparso.
«Ciao Davide, esattamente un anno fa te ne andasti sulla tua amata bicicletta, tu che per me sei stato molto importante nella mia vita da corridore.
Ricordo ancora quando ero in ritiro in Liguria con la mia squadra e la sera prima della mia prima gara da professionista abbiamo cenato assieme nella tua amata Montecarlo.
Ricordo ancora quando per una stagione intera mi hai allenato: come di consueto ci sentivamo tutti i giorni. Un anno fa stavamo organizzando di venire a trovarti quando, all’improvviso, è arrivata la notizia che non avremmo mai voluto sentire: Davide, amico mio, ascolto spesso i messaggi vocali che ci siamo scambiati ma la tua mancanza è incolmabile».
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