In vista delle elezioni comunali del prossimo giugno, qualcosa, seppure molto lentamente e sotto traccia, inizia a muoversi nel mondo della politica di Gavirate.
Candidature ufficiali non ce ne sono ancora, ma i partiti dei vari schieramenti, civici e personalità varie della cittadina stanno iniziando a sondare possibili collaborazioni, alleanze e convergenze programmatiche.
Uno dei candidati sindaco in pectore è sicuramente Simone Foti che guida il circolo cittadino di Fratelli d'Italia e che vorrebbe essere il candidato unitario di tutta la coalizione di centrodestra, la stessa che da un anno sta guidando l'Italia: «In questi mesi ho incontrato parecchi gaviratesi che hanno espresso apprezzamenti positivi per il mio ritorno in politica».
Foti storico esponente della destra gaviratese e già vicesindaco della giunta Paronelli non si nasconde. «Il confronto politico con le altre forze di centrodestra Lega e Forza si è aperto - dichiara - con la Lega si è avuto sin da subito un'ottima sintonia di intenti e di progettualità comune per il futuro del nostro territorio. Con Forza Italia purtroppo devo dire che nonostante alcuni incontri, anche con referenti provinciali, non è sortita, ad oggi, nessuna forma di collaborazione comune e di questo me ne rammarico».
L'obiettivo di Foti è quello di riproporre a Gavirate lo stesso schema politico che governa l'Italia.
«Il nostro intento politico - continua il leader gaviratese di Fratelli d'Italia - quello di riproporre nei territori di nostra competenza la coalizione di governo nazionale e regionale naturalmente aperta agli indipendenti purché si riconoscano nel progetto politico di centrodestra».
No a liste civiche "mascherate" insomma.
«Io credo che il ritorno dei partiti palesemente dichiarati e non nascosti dentro liste civiche, quasi a non sentirsi adeguati nel rappresentare le istanze dei loro concittadini nelle piccole e medie realtà sia giusto e mai come in questo periodo necessario. Avere dei contatti politici diretti con gli organismi sovraordinati è sicuramente un vantaggio è una semplificazione per i territori» osserva Foti che guarda alle elezioni di giugno, alle quali mancano sette mesi.
«Stiamo costruendo una proposta politico amministrativa che abbia un' idea chiara e sostenibile del futuro della nostra comunità umana e del nostro territorio - afferma - nell’attuale amministrazione la fascia elettorale tra i 20 e 40 anni non è rappresentata e questo è un problema sia nel ricambio generazionale all’interno delle amministrazioni che nella partecipazione al voto dei nostri giovani che sono sempre più distanti dalla politica e dalla vita amministrativa».
«Un’altra questione che non comprendo è la mancanza del ripristino dei consigli comunali in presenza a Villa De Ambrosis - conclude Foti - è un ulteriore allontanamento dalla vita sociale delle istituzioni dai concittadini».