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Hockey | 11 novembre 2023, 21:26

FOTO "La vita l'è bela" con l'"ombrela" dell'mvp Perla. Ecco i Mastini di Czarnecki: di ghiaccio ma con un cuore grande così (4-0)

Il Varese batte l'Alleghe con un terzo tempo da campione in carica e lo stacca di 5 punti in classifica tra fischi e fiaschi arbitrali, il fattore Pietroniro, la consacrazione di Perino e l'impronta del coach. Le immagini di Alessandro Umberto Galbiati

Rocco Perla alla fine guida la squadra sotto il pubblico dell'Acinque Ice Arena in delirio (foto Alessandro Umberto Galbiati)

Rocco Perla alla fine guida la squadra sotto il pubblico dell'Acinque Ice Arena in delirio (foto Alessandro Umberto Galbiati)

E la vita, la vita. E la vita l'è bela, l'è bela. Basta avere l'ombrela, l'ombrela. Ti ripara la testa. Sembra un giorno di festa cantano alla fine gli ottocento spettatori sulle note sparate dall'Acinque Ice Arena. L'"ombrela" che fa iniziare il giorno di festa - Alleghe battuto 4-0 e staccato di 5 punti - si chiama Rocco Perla, che para anche di testa con il caschetto nel secondo tempo e, nel terzo, da "ragno (giallo) nero" sul finlandese dell'Alleghe Makela che avrebbe potuto riaprire la partita con il gol del 2-1. 

Sotto quell'ombrela ritroviamo nella seconda metà partita il miglior Varese di questo campionato, soprattutto in un terzo tempo da "campioni in carica" dove si mischiano rabbia (c'erano stati la sconcertante penalità di 4 minuti a Piroso dopo l'1-0, il gol assurdamente annullato a Marcello Borghi e una serie di fischi incomprensibili), ordine - quell'ordine che piace a coach Czarnecki - velocità e continuità, una volta trovato il 2-0 dopo 42 secondi, il tutto unito dal fuoco degli spalti

Ma sotto quell'ombrela troviamo anche Massimo Pietroniro autore dell'ennesima rete di rara precisione, tecnica e potenza oltre che di un palo, una traversa, un quasi-gol: ecco il futuro italiano che gioca da straniero. E ritroviamo Dennis Perino, 18 anni, che segna il quarto gol e gioca da veterano, così come Filippo Crivellari, che di anni ne ha 19 eppure gioca (bene) in penalty killing, oltre a Erik Naslund - dalle sue bordate nasce sempre qualcosa - ma, e forse è la prima cosa, anche l'impronta di Niklas Czarnecki. Che alla fine, rientrando negli spogliatoi sempre attaccato a quella lavagnetta dove c'è scritto tutto, viene sommerso dal popolo giallonero che ama questo coach ferreo, implacabile ma, dietro la roccia svedese, con un cuore grande

Nel terzo tempo Pietroniro colpisce per il 2-0 dopo 42 secondi su assist di Vanetti, indirizzando di prima al volo con la punta del bastone nell'angolino alto più lontano, l'mvp Perla para tutto e di più, Marcello Borghi si vede negare il meritato 3-0 prima del tris su ennesimo tiro di Naslund deviato prima da Pietroniro e poi da Vanetti e della bomba nel sette di Perino (4-0) su ingaggio vinto da Vanetti, capitano nelle grandi e piccole cose che cuciono la tela vincente, il tutto inframezzato da errori arbitrali, pali e traverse.

Secondo periodo segnato da quattro momenti decisivi oltre che dalle occasioni nettissime di Marcello Borghi e Moroder soli davanti ai due portieri, non a caso entrambi mvp.
1) La sconcertante penalità di 4 minuti affibbiata ad Alessio Piroso: non c'è né l'ostruzione fischiata mentre il numero 55 giallonero è in ginocchio (!) sul ghiaccio e nemmeno ci sono le proteste quando picchia il bastone sul ghiaccio in segno di frustrazione. Lo stesso Piroso che, furibondo, rientra in panchina dopo la penalità e infierisce con il bastone sul plexiglass, viene mandato in spogliatoio da coach Czarnecki a muso duro per sbollire la rabbia, quindi non vede più il ghiaccio.
2) La resistenza dei Mastini nella bolgia giallonera scatenata dal punto 1 in quei 4 minuti con l'uomo in meno dove Perla compie alcuni prodigi, come sempre, quando sente il fuoco scendere dagli spalti e la squadra sulle (sue) spalle. Da segnalare anche una parata di testa con il casco su Moroder.
3) Il gol dell'1-0 di Tommaso Cordiano, un falco sotto porta quando devia alle spalle di Scola il tiro di Naslund. Tommaso è l'emblema dei Mastini umili, silenziosi, operai che perfino prima della partita sono in palestra a concentrarsi senza lasciare nulla al caso come se giocassero in Nhl. Quelli che, in silenzio, conquistano la gente.

Il primo tempo, invece, conferma la forza dell'Alleghe, che trascina il Varese in una gara giocata sul filo dell'equilibrio e in cui basta pochissimo per fare la differenza (più tiri le Civette, più pericolosi i Mastini): quel poco che non arriva ai gialloneri sul palo dell'ultimo minuto di Pietroniro a portiere battuto (solita sventola imprendibile e chirurgica in diagonale), quel poco che, però, poteva spostare la bilancia anche dalla parte bellunese per le due penalità a Piroso e Schina, evitabili, prese in zona d'attacco vicino alla balaustra per tocchi veniali. Ma, lo sappiamo, quando resta in 4 il Varese dà il meglio di sé e rischia poco o nulla.

Fino a giovedì a Torre Pellice, intanto, possiamo cantare: e la vita, la vita... E la vita l'è bela, l'è bela... Basta avere l'ombrela, l'ombrela... Ti ripara la testa... Sembra un giorno di festa...

Varese-Alleghe 4-0 (0-0, 1-0, 3-0)
Reti: 28'35" T.Cordiano (Naslund, Tilaro) 1-0, 40'42" Pietroniro (Vanetti, M.Borghi) in sup. 2-0, 53'29" Vanetti (Pietroniro, Schina) in sup. 3-0, 54'51" Perino 4-0.
Varese: Perla (Mordenti); Schina, Naslund, Piroso, Vanetti, M.Borghi; Bertin, E.Mazzacane, Pietroniro, M.Mazzacane, Raimondi; Fanelli, M.Cordiano, Tilaro, T.Cordiano, Perino; Crivellari, P.Borghi. Coach: Czarnecki.
Alleghe: Scola (De Nardin); Ganz, Vallazza, Testori, De Val, De Silvestro; Vinatzer S., Angoletta, Moroder, Makela, Zherdev; Soppelsa N., Da Tos, Soppelsa F., Vinatzer A., Vinatzer G.; Manfroi, Martini, Dariz. Coach: Scapinello.
Arbitri: Jeremy Bassani, Simone Lega (Giorgio Brenna, Aleksandr Petrov)
Note - Tiri Va 38, All 38. Penalità Va 10', Al 10'. Spettatori: 769.

Dodicesima giornata

Bressanone-Valdifiemme 3-4 all'overtime, Varese-Alleghe 4-0, Pergine-Dobbiaco 6-4, Caldaro-Valpellice 5-2. Domenica, 18.45: Como-Feltre. Riposa: Appiano.

Classifica

Caldaro 30. Pergine 27. Varese 24. Alleghe 19. Appiano* 18. Feltre*, Valdifiemme 14. Bressanone 13. Como* 8. Valpellice 7. Dobbiaco 3. *una in meno

Giovedì 16 - Tredicesima giornata

Ore 20.30: Bressanone-Appiano (20), Dobbiaco-Caldaro (20), Alleghe-Pergine, Feltre-Valdifiemme, Valpellice-Varese. Riposa: Como.

Sabato 18 - Quattordicesima giornata

Ore 18.30: Varese-Bressanone. 19.30: Appiano-Valpellice, Caldaro-Feltre. 20: Dobbiaco-Valdifiemme. Domenica 19, 18.45: Como-Alleghe. Riposa: Pergine.



Andrea Confalonieri


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