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Territorio | 10 novembre 2023, 16:20

C'è anche la Maccagno "Imperiale" nei nuovi "Borghi più belli d'Italia", il primo in provincia di Varese

La lettera di ammissione della graziosa frazione dalla storia millenaria del paese rivierasco alla prestigiosa associazione, è stata ricevuta dall'amministrazione comunale. Il sindaco Passera: «Straordinaria soddisfazione, vogliamo rendere il nostro paese sempre più bello»

C'è anche la Maccagno "Imperiale" nei nuovi "Borghi più belli d'Italia", il primo in provincia di Varese

C’è anche la Maccagno Imperiale nei sette nuovi ingressi nell’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, il primo in provincia di Varese.

Si respira aria di grande soddisfazione nel Comune di Maccagno con Pino e Veddasca, dopo che è giunta in paese la notizia dell’ammissione del borgo di Maccagno Imperiale alla rete dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, con la lettera di ammissione indirizzata all’amministrazione comunale rivierasca, datata 9 novembre e firmata dal presidente Fiorello Primi.

L’associazione "I Borghi più belli d’Italia" nasce nel 2002 all’interno della Consulta del Turismo dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) allo scopo di «valorizzare e promuovere il grande patrimonio di storia, arte, cultura e paesaggi presente nei piccoli centri italiani, che sono l’ espressione della Bellezza e del fascino di cui l’Italia è leader nel mondo».

I criteri di ammissione alla rete, che muove milioni di visitatori in tutta Italia alla ricerca di tesori più o meno nascosti, sono rigidissimi e prevedono un iter certificatorio complesso basato su diversi termini, a partire dal valore urbanistico e artistico del borgo e alla popolazione residente (non più di 2.000 abitanti e non più di 15.000 nell’intero territorio comunale) sino a criteri estesi alla qualità urbana complessiva, alla ricettività e a parametri di equilibrio ambientale.

Maccagno Imperiale, frazione del Comune di Maccagno con Pino e Veddasca, ne entra a far parte a pieno titolo, unico borgo della provincia di Varese e unico borgo dell’intero Lago Maggiore, in virtù di una storia quasi millenaria che è ancora sedimentata e riconoscibile nel borgo, nelle sue silenziose strade, nel suo castello, nella sua Torre imperiale che veglia sul colle il golfo, e per il promontorio della Chiesa della Madonna della Punta scenograficamente innalzato sopra la riva del Lago Maggiore.

Era ed è il borgo della famiglia Mandelli che, attorno al 1230, era riuscita a far elevare la piccola “corte” di Maccagno “di sotto” a “feudo imperiale, corte regale degli imperatori, terra per sé”, ottenendo autonomia territoriale e privilegi, culminati nel 1622 con la concessione del diritto a battere moneta in apposita zecca.

La famiglia, di nobilissima estrazione milanese, iniziò subito un programma di riforma urbanistica basato su un castello centrale all’abitato, due presidi fortificati (la Torre imperiale e sul promontorio a sud) e una cinta urbana murata, conferendo all’abitato un’impronta di poco mutata nei secoli.

«Con questi sette nuovi borghi certificati – dichiara Fiorello Primi, presidente dell'associazione I Borghi più belli d’Italia – che si aggiungono agli altri 6 ammessi prima dell’estate, l’Associazione I Borghi più belli d’Italia raggiunge quota 361 comuni associati. Ci congratuliamo con loro per aver superato l’articolato iter di valutazione per l’ingresso nella nostra Associazione, un procedimento di valutazione certificato ISO9001 , una “certificazione della certificazione” che riconosce all’Associazione la capacità di ricercare e valorizzare l’eccellenza. Ci sono Borghi già affermati che rafforzano il prestigio dell’Associazione e altri che, pur essendo ugualmente affascinanti e ricchi di tesori artistici, culturali e ambientali, sono meno conosciuti e hanno quindi bisogno del traino dell’Associazione per farsi conoscere e apprezzare».

L’iter di ammissione è stato avviato dal Comune di Maccagno con Pino e Veddasca sin dal 2021; la visita di certificazione risale a pochi giorni fa; ma i risultati di oggi sono il frutto di sforzi congiunti durati decenni attorno alla valorizzazione del borgo, delle sue leggende e di quel particolare aspetto legato alla produzione monetaria che è stato oggetto di attenzioni specifiche e di pubblicazioni scientifiche a cura di Luca Gianazza dal 2003, mentre le indagini urbanistiche volte alla ricostruzione delle fasi storiche e alla produzione di documentazione d’appoggio per futuri piani di riqualificazione è​stata promossa dall’amministrazione comunale nel 2011 con un rilievo del centro storico curato da Maurizio Isabella.

«Il risultato di oggi – spiega Federico Crimi, che ha curato il dossier e tutte le fasi di ammissione – va letto nell’ottica della più alta certificazione possibile delle intrinseche qualità urbanistiche e storiche di Maccagno Imperiale sulle quali abbiamo tanto insistito e si pone come pietra miliare per un processo di consapevolezza condivisa del proprio patrimonio dagli esiti, mi auguro, profondi e duraturi».

Entusiasti i commenti del sindaco Fabio Passera e dell’assessore alla Cultura, Elisabetta Cornolò: «Inutile nascondere che per la nostra amministrazione comunale si tratta di una straordinaria soddisfazione, che ci ripaga di tante amarezze. Ringraziamo innanzitutto Federico Crimi, senza la cui passione e competenza non ce l’avremmo mai fatta. Senza dimenticare la Pro Loco Maccagno Lago Maggiore, per l’impegno nell’organizzare iniziative sempre di livello e finalizzate a promuovere Maccagno Inferiore. E’ un riconoscimento al nostro lavoro e l’impegno quotidiano, costante, totalizzante. Per questo ascriviamo questo importante risultato alla nostra incrollabile volontà di riuscire a rendere questo paese assai più bello di come l’abbiamo trovato».

M. Fon.

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