Stasera alle 19.30 riecco Caldaro-Varese (diretta Radio Village Network e aggiornamenti di risultato e marcatori sull'home page di VareseNoi, Mastini al completo al di là di Massimo Cordiano e Lorenzo Marinelli) con una cinquantina di cuori gialloneri nella magica tribuna in tubolari dell'Alto Adige dove ormai il tifo varesino è di casa e dà il meglio di sé.
Non è una finale ma è una partita attesa, sentita e che provoca sempre un brivido. La viviamo insieme a Michael Mazzacane, che ha sempre le parole giuste per ogni situazione. È anche la serata che precede un piccolo break per l'allenatore dei Mastini, Niklas Czarnecki: settimana prossima si assenterà per un intervento chirurgico programmato, tutti lo attendiamo prestissimo di nuovo in panca. A guidare la squadra agli allenamenti ed eventualmente con il Pergine ci saranno Matteo Malfatti ed Edoardo Raimondi, una garanzia.
Michael sarà accanto ovviamente a Niklas settimana prossima, così come tutti noi che sogniamo di potergli regalare tre punti stasera, dopo esserlo stato con il portiere Lorenzo Marinelli, appena operato: «Abbiamo riparato il menisco che era rotto - dice il dottor Mazzacane - aspettiamo che lavori con il fisioterapista e possa rientrare il prima possibile. Lorenzo è umile, disponibile, si è integrato bene ed è un gran lavoratore sul ghiaccio e fuori. Questo gli servirà».
Chiediamo a Michael se non soffra un po' per la mancanza del gol (40 punti per lui nella stagione scorsa tra campionato e coppa), cercato in ogni modo ultimamente e non trovato anche per puro caso: «Sì, forse serve il gol per sbloccarsi perché l'anno scorso ne ho fatti tanti, forse - però - più di quelli che sono abituato a fare perché alla fine io devo creare gioco e fare assist... bene comunque che arrivino le occasioni, significa che si gioca bene. Sono contento di come è partita la stagione della squadra. A differenza delle prime gare dell'anno scorso, i risultati sono già dalla nostra parte. Ovvio che è tutto diverso: abbiamo cambiato dieci giocatori, il coach, gli stranieri e il gioco. Si deve ricreare l'amalgama che ci ha permesso di arrivare in fondo, ci vorrà tempo. Ho perso i due compagni di linea dell'ultima stagione ma con Pizzo ed Edo mi trovo benissimo».
Qual è la differenza principale tra questi e gli ultimi Mastini? «A parte gli interpreti, il coach ha un occhio di riguardo alla fase difensiva, dove dobbiamo trovarci sempre con un uomo in più rispetto agli avversari. Secondo Niklas le partite si vincono lì, prendendo poche reti, poi in attacco ci lascia tanta libertà, così come l'avevamo con Devèze».
Sul pubblico e sull'ambiente, Michael «respira un'aria completamente diversa rispetto a due stagioni fa. L'hockey ha ripreso il suo ruolo all'interno della città. Il rapporto con i tifosi si è rinforzato: avere 7-800 persone con 400 abbonati nelle prime gare interne magari con squadre di minor richiamo non è da tutti. Anzi, è da campionati superiori».
Ma veniamo al Caldaro: conta la partita di stasera? «Non per il risultato, la classifica o i punti (che verranno divisi per tre nella seconda fase) - risponde Mazzacane - conta perché è una sfida che rappresenta qualcosa in più di tutto ciò. Avranno una voglia di rivalsa assurda, sono tra i più attrezzati, arrivano da cinque vittorie. Conta a livello mentale per capire a che punto siamo e chi possiamo essere. Sarà una battaglia».
Il volto del cambiamento nei Mastini sta anche nel passaggio a nuovi stranieri come Naslund, Gibbons e Pietroniro: «Sono giocatori completamente diversi da Francis e Mathieu. Erik Naslund è più inquadrato dal punto di vista difensivo e rispecchia la mentalità dell'allenatore: arrivare a fare i punti di Desautels sarà dura ma proprio perché ha altre caratteristiche e doti. Gibbons non lo scopre nessuno: il suo curriculum parla da solo. Secondo me dobbiamo ancora vedere il vero Gibbons. Un po' il cambio di campionato, un po' la squadra nuova: secondo me uscirà fuori nelle prossime gare. Ha tanta qualità e gol importanti nelle mani, noi lo aspettiamo a braccia aperte. Massimo Pietroniro è in una situazione particolare perché sarà italiano a dicembre e attende il suo momento: è uno dei compagni più allegri in spogliatoio, si allena sempre al 200%, ha una voglia matta di hockey. Non sta giocando ma sa anche, come mi ha detto lui, che Varese gli sta facendo un regalo a tenerlo qui per i mesi che mancano a diventare italiano. Lui è la nostra arma in più di dicembre».
Si finisce per parlare del gruppo e della quarta linea, finora molto produttiva e concreta («Credo sia uno dei punti di forza della nostra squadra, così come lo è stato l'anno scorso quando avevamo un roster altrettanto lungo che permetteva di far giocare la quarta linea senza paura e alle prime linee di uccidere la partita quando gli altri ti stanno più dietro»), e del rapporto con la città: «Capita in centro ma anche in ospedale che mi fermino e mi chiedano della partita o mi facciano i complimenti. È bellissimo».
Stasera - Sesta giornata
Ore 18.45: Pergine-Como. 19.30: Appiano-Valdifiemme, Caldaro-Varese (diretta Radio Village Network, aggiornamenti sull'home page di VareseNoi). 20.30: Alleghe-Dobbiaco, Valpellice-Bressanone. Riposa: Feltre
Classifica
Caldaro 15. Varese*, Appiano*, Pergine* 11. Valdifiemme 9. Alleghe 7. Feltre 6. Valpellice** 4. Bressanone 3. Dobbiaco 1. Como* 0. **una gara in più *una in meno
Sabato 21 ottobre - Settima giornata
Ore 18.30: Varese-Pergine. 19.30: Feltre-Bressanone, Valdifiemme-Caldaro. 20.30: Valpellice-Dobbiaco. Domenica 22, 18.45: Como-Appiano. Riposa: Alleghe