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| 05 ottobre 2023, 16:55

Dura replica di Obiettivo Comune Gallarate a Fdi sull’ospedale unico

La realtà civica risponde al consigliere Luca Sorrentino e al coordinatore Stefano Romano. Petizione a tutela del nosocomio cittadino, numero di posti letto attuali e futuri, funzioni sanitarie da mantenere gli argomenti principali

I moduli della petizione distribuiti e riempiti da Ocg

I moduli della petizione distribuiti e riempiti da Ocg

Obiettivo Comune Gallarate ribatte al comunicato firmato da Luca Sorrentino e Stefano Romano, rispettivamente capogruppo e coordinatore di Fratelli d’Italia, sui temi degli ospedali presenti e futuro (VEDI QUI). La realtà civica reagisce a un attacco considerato improprio, quello che i rappresentanti del partito di Giorgia Meloni avrebbero mosso al Partito Democratico in seguito all’ultimo Consiglio comunale (VEDI QUI)  finendo con il colpire anche Ocg e il suo rappresentante in Consiglio comunale, Massimo Gnocchi. Vengono ribadite le posizioni sulla petizione che ha raccolto oltre 13mila firme, i posti letto, le funzioni sanitarie. Di seguito, la replica integrale di Obiettivo Comune.

Se Fratelli d'Italia - a proposito della questione dell'Ospdeale Unico - deve parlare del PD, lo faccia senza tirarci in mezzo. Mentre invece lo hanno fatto citandoci del tutto inopportunamente. Quelle di OCG e del consigliere Massimo Gnocchi contro l'Ospedale Unico vengono definite dal capogruppo Sorrentino e dal segretario di FDI Romano "posizioni radicali". Non solo a proposito della petizione regionale che è stata così definita: …la sbandierata raccolta delle firme che, dal punto di vista popolare, va sempre rispettata come ogni manifestazione di libertà del pensiero, nasconde un inganno di fondo verso i cittadini che in buona fede hanno firmato per delle proposte che non sono realistiche".

Sulla radicalità delle nostre posizioni non abbiamo nulla da dire perché noi eravamo, siamo e saremo contro l'Ospedale Unico che prevede la annessa chiusura totale del nonoscomio di Gallarate. Immaginare la nostra città senza un ospedale, anche come abbiamo ripetuto fino alla noia solo per "servizi essenziali ed ambulatoriali" (tratto dal testo della petizione) è cosa che riteniamo assurda visto che se esiste da 150 anni, ci sarà un perchè. Ma questa nostra opinione, condivisa peraltro da oltre 13.000 firme, ammette anche visioni diverse come la loro.

Quello che è incaccettabile è dire che si sia trattato e si tratti di un inganno. Chi sta ingannando i cittadini non sono quelli che raccontano la verità come noi stiamo facendo da sempre su questa storia. Ma sono quelle forze politiche che, FDI di Gallarate compresa, hanno sempre promesso che un Ospedale unico non sarebbe mai nato con meno posti letto di quelli dei due attuali. E questo progetto da loro approvato prevede meno posti letto. Sono le forze politiche che hanno sempre promesso che sino alla nascita dell'Ospedale Unico non avremmo avuto alcun depauperamento del nostro ospedale di Gallarate invece già ora in ginocchio (e con un direttore della asst premiato economicamente per il risultato raggiunto tra cui questo evidentemente). Sono infine le forze politiche che avevano promesso che dismettendo l'ospedale S. Antonio Abate avrebbero dovuto trovare spazi alcune funzioni sanitarie cosa che invece allo stato attuale del progetto non esistono salvo il salvataggio del padiglione boito per qualche ufficio amministrativo e alcune associazioni.

E dire che FDI con nota del 25-5-2022 prot. 0036157 al Comune di Gallarate addirittura proponeva di mantenere attivo presso il nostro attuale Ospedale "l'edificio che ospita delle sale operatorie...per attività di chirurgia ambulatoriale".

Obiettivo Comune Gallarate non inganna nessuno nè mai lo farà. E le 13.000 firme di persone contrarie alla chiusura dell'Ospedale Unico ed a favore del mantenimento di attività essenziali ed ambulatoriali a Gallarate, sono state consegnate alla Regione Lombardia proprio perchè questa azione di coinvolgimento diretto e trasparente dei cittadini elettori è l'esatto opposto dell'antipolitica: OCG fa politica in mezzo alla gente e la ascolta.

Le firme raccolte sono state consegnate alla POLITICA che può decidere cosa fare, ovvero ascoltare oppure non ascoltare. Perchè la barzelletta che un solo ospedale, peraltro più piccolo dei due esistenti, sarebbe in grado di curarci meglio a noi non ha mai fatto ridere. Seriamente. Ora immaginate 13.000 persone fuori dal S. Antonio Abate. Provate ad ascoltarle, sappiate che sono solo la punta dell'iceberg....

 

Redazione

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