“Quando discuteremo la legge di Bilancio, voglio sperare che non ci si limiti ai soliti bonus ma si mettano in campo delle misure strutturali”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva, a Radio Rai 1.
“La situazione è tale che il ceto medio soffre. E’ addirittura aumentata la soglia di popolazione che fa fatica ad accedere a dei beni primari come il cibo e i farmaci. Figuriamoci per i beni che non sono percepiti come fondamentali ma generano comunque ricchezza e lavoro. In più ci sono alcuni servizi chiave, come sanità e trasporti, che non stanno funzionando e chi fa fatica è doppiamente penalizzato perché non può provvedere privatamente.
La nostra ricetta è quella di non andare più nella direzione dei bonus, che illudono le persone perché durano pochi mesi e poi rischiano di non essere rinnovati, ma di misure che abbiamo una loro continuità. Penso alla detassazione delle tredicesime e delle buste paga, al potenziamento degli strumenti di Welfare aziendale e fringe benefit che forniscono servizi alle famiglie. E poi il governo si faccia carico del rinnovo dei contratti, alcuni sono scaduti da mesi.
L’obiettivo deve essere quello di aiutare concretamente le persone nella vita quotidiana, altrimenti il rischio è di avere un impoverimento strutturale del ceto medio”, ha concluso.