Manca il fiato: più per l'emozione che per la fatica, immensa, e l'altezza. Gli amici di papà Marco Cirigliano e zio Luca in queste ore hanno rinnovato il meraviglioso rito in vetta per la piccola Chiara, scomparsa nel 2016. Un'impresa dedicata a lei e a tutti i bimbi.
La scalata a Rocciamelone, la montagna delle Alpi Graie, alta 3.538 metri, in Piemonte, al confine tra la Valle di Susa e la Valle di Viù; la posa della farfalla in omaggio alla bimba e dei palloncini. E un altro gesto che fa battere forte il cuore: «Il Ganzo aveva promosso che se era lui a portare la farfalla, avrebbe voluto giocare con Chiara E abbiamo fatto il girotondo. È stato un momento impossibile da descrivere per quanto pieno d'amore».
Così sabato da Busto Arsizio Marco Cirigliano, fondatore de La Casa di Chiara, è partito per la spedizione con Jo Jo (capocordata), lo zio Luca, Ganzo, Loreto Salvatori, Dema, Ale Moschillo, Beppe Adamo, Vincenzo Romano. La scalata è cominciata dal Rifugio la Riposa (2.200 metri) e ha messo tutti alla prova. Ma tutti, chi anche con le gambe chi con il cuore, erano lassù.
Nel 2017 si cominciò salendo al Bobba ai piedi del Cervino, dalla promessa del “Para” alla bimba in terapia intensiva. Quindi si è rinnovato questo appuntamento, di anno in anno, cambiando scenario, non proposito. La targa vicino alla Madonna reca questa scritta: «I bimbi d'Italia a Maria». E da qui l'amore e la voglia di vivere che ha trasmesso Chiara in ogni giorno trascorso a combattere al "Del Ponte" di Varese, vanno anche oltre i confini dell'Italia e attraversano il mondo, liberi come e nell'aria.
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