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Busto Arsizio | 04 settembre 2023, 15:03

LA FOTO. Lo chiamavano cestino, ma scatta la rivolta: «Non è per la spazzatura domestica, incivili»

Cartelli di protesta sul contenitore preso di mira da chi pensa bene di disfarsi dell'immondizia di casa. Un vizio duro a morire a Busto Arsizio

LA FOTO. Lo chiamavano cestino, ma scatta la rivolta: «Non è per la spazzatura domestica, incivili»

Lo chiamavano cestino, ma ormai in troppi casi a Busto Arsizio è diventato l'alternativa - anzi talvolta la prima scelta - per abbandonare la pattumiera di casa. A stigmatizzare questo comportamento da maleducati in via Pindemonte è arrivato un cartello, o meglio due: perché l'avviso giunga da e a entrambe le direzioni.

«Questo cestino non è per la spazzatura domestica. Quella buttatela a casa vostra. Siete degli incivili».

Una strada che attraversa via Orazio, nel quartiere di Sant'Edoardo: l'unico in cui - sic - la raccolta dell'indifferenziata era stata introdotta con i sacchetti azzurri dotati di chip. Una misura sperimentale che ha tenuto stretto l'aggettivo, mentre doveva essere estesa al resto della città. Intanto il progetto di applicazione con la tariffa puntuale è stato affidato ad Agesp. LEGGI QUI

L'inciviltà colpisce diversi rioni, ma da sempre è parso che in questa zona il fenomeno della pattumiera di casa sbattuta dentro, sopra o sotto il cestino per strada fosse più radicato, forse per sfuggire proprio al microchip, quindi ai controlli.

Via Muratori ha un angolo dove costantemente viene abbandonata l'immondizia domestica in modo palese vicino al cestino; accade anche in viale Virgilio. Di fronte alla scuola Bertacchi, dall'altra parte di via Pindemonte verso viale Alfieri, rifiuti non proprio da cestino vengono talvolta ritrovati. Nel tratto denunciato dai cartelli, è particolarmente frequente. Più spesso durante le feste, ma non solo. Ieri - domenica - i sacchetti hanno cominciato ad apparire e oggi - lunedì - alle ore 15.30 va segnalato che sono ancora lì. Immondizia sfacciatamente di casa, a cui si sono aggiunti altri sacchetti con i bisognini di Fido ad esempio: qui la buona educazione imporrebbe di andare a buttarli altrove, dove c'è spazio, per non rendere la situazione ulteriormente incresciosa.

Questa volta chi abita nella zona non ce l'ha fatta più e ha scritto i cartelli. Sperando che serva da deterrente, questo richiamo alla coscienza.

Ma. Lu.

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