Pubblico, vittorie, sponsor ma, ancora prima, la capacità di emozionare ed entrare nel cuore di tutti. Grazie alla semplicità, alla spontaneità e alla varesinità. I Mastini campioni di IHL e vincitori della Coppa Italia hanno abbracciato la città - sono sempre loro a fare un passo avanti verso gli altri, senza attendere che accada il contrario - nella sala Campiotti della Camera di Commercio, prima di salutare i tifosi che li attendevano in piazza Monte Grappa.
Siamo tornati, ancora una volta, alle emozioni dei grandi cicli del passato, non solo nell'hockey, per quel brivido e la voglia di esserci di tutti, ma proprio tutti (dai bimbi del settore giovanile ai tifosi storici o nuovi, dalle istituzioni - Camera di Commercio, Comune, Provincia, Regione - agli amici imprenditori come Alessandro Ballerio, che fotografava la "sua" famiglia con la passione di un ragazzino) che il presidente Carlo Bino ha descritto così a chi gli chiedeva se esiste il rischio di non avere più quella fame dovuta a esili e privazioni degli anni precedenti. «Non parlerò mai di pancia piena o vuota - dice - ma di rispetto del gruppo e della città. Vogliamo difendere l'unicità del nostro ambiente. L'obiettivo, un anno fa, era riempire il palaghiaccio. L'obiettivo, oggi, è quello di poter continuare a vivere due ore fantastiche ogni sabato sera, tutti assieme, all'Acinque Ice Arena. Questo è il segreto da difendere. Mi riempie il cuore vedere alla mia sinistra i bimbi del settore giovanile, perché molti di loro hanno iniziato a pattinare dopo essersi innamorati di questo ambiente. Ci piace essere una famiglia hockeystica della principale città dell'hockey in Lombardia».
In ogni parola, in ogni intervento e in ogni applauso di questo "abbraccio" alla città condotto da Max Airoldi c'è qualcosa di vero e un mattoncino che ha permesso di costruire questa famiglia giallonera.
Capitan Vanetti si conferma capitano anche al microfono, davanti a una sala stracolma: «Bellissimo rivedere i volti dei due trionfi in un anno, si comincia con un po' di pressione perché vorremmo riconfermarci ma vedere quei ragazzi lì (i bambini in sala) è il successo più bello della scorsa stagione. La cosa più importante è l'amalgama: ripartiamo con consapevolezza, carica e sapendo che il nostro palaghiaccio sarà un fortino. L'entusiasmo ci farà partire alla grande».
C'è il sogno di una città nelle parole del sindaco Galimberti. «Lo dico subito: triplete. Lo dico perché ce lo siamo detti dopo la Coppa Italia, prima di tutti - ha detto - Quando lo abbiamo pronunciato per la prima volta sembrava un sogno o una follia, adesso può essere alla nostra portata anche se il Cortina che ci contenderà il 16 settembre la Supercoppa gioca al piano più alto. La società e la città hanno costruito il clima giusto, tra squadra e palaghiaccio. L'ambiente dell'Acinque Ice Arena è una scommessa vinta. Ragazzi - ha detto poi rivolgendosi ai giocatori il primo cittadino - vi carichiamo di nuove responsabilità ma ricordatevi che la passione di Varese non mancherà mai. Siamo la città dello sport, speriamo che arrivi anche il centro federale perché, come diceva il presidente Fontana, qui ci sono il clima e la "temperatura" giusti per ospitarlo».
Proprio il governatore lombardo, nel video messaggio inviato ai Mastini, aveva infatti detto come «guardiamo con ambizione e positività alla prossima stagione: siamo campioni in carica di IHL e Coppa, l'obiettivo è confermarci e, perché no, portare a casa qualcosa in più. Con tenacia, forza Mastini e forza Varese».
Bellissime le parole di Mauro Vitiello, presidente della Camera di Commercio dove l'hockey è di casa da sempre grazie a un cuore giallonero come quello del segretario generale Mauro Temperelli: «L'entusiasmo che mi avete trasmesso, cari Mastini, mi ha confermato che la strada giusta è quella di un territorio che cambia pelle e si rende attrattivo grazie allo sport. Non è scontato vedere questa sala piena di ragazzi, che sono il futuro ma anche il presente. Mi auguro che sia una stagione bella come l'ultima. Quando avrete bisogno di noi, ci saremo. Tifiamo e tiferemo Mastini».
«Non ho preso io la società un anno fa - ha detto ancora il presidente Bino - ma l'abbiamo presa noi. Siamo una squadra. Per rivincere dobbiamo ripartire da zero, è questa l'energia che ci serve per arrivare in fondo».
Non è mancato il saluto di Marco Magrini, presidente della Provincia, lontano per lavoro ma vicino con l'applauso virtuale «da parte del territorio». Presenti anche tanti amici e sponsor avvicinatisi ai Mastini, oltre al vicesindaco Ivana Perusin, all'assessore allo Sport Stefano Malerba, all'eurodeputata Isabella Tovaglieri, al consigliere regionale Samuele Astuti e al sindaco di Casciago Mirko Reto: «I nostri sostenitori o sponsor non sono solo sponsor - ha concluso Bino - ma persone della nostra famiglia. Vedere tante aziende avvicinarsi, che poi diventano anche amiche, è la cosa più bella. Grazie a tutti».
Il direttore Malfatti ha cambiato parecchio (10 uomini nuovi più il coach), e lo spiega così: «Il livello si è alzato e ci siamo attrezzati per difendere i nostri titoli - ha spiegato - ma il primo obiettivo era quello di ringiovanire la rosa. Siamo consapevoli di avere scelto giovani giù strutturati per reggere il peso della responsabilità». A chi chiede se non c'è il rischio pancia piena, Malfatti ha risposta così: «Abbiamo scelto teste vincenti proprio per questo. Abbiamo cambiato cercando lo stesso spirito e l'alchimia che servono per provare a ripetersi».
Il coach Czarnecki ha dato le prime impressioni, voce e sguardo tostissimi come sempre, dopo le prime due settimane di lavoro: «Città bellissima, sono stato accolto bene da tutti e per questo ringrazio. Ci vorrà un po' di tempo per la mia idea di hockey, che punta molto sul controllo della pista e del gioco. Il mio italiano? Ci vuole un po' di tempo anche per quello: direi un paio di mesi. Non stravolgo le abitudini vincenti, aggiungerò un pezzettino volta per volta per offrire qualcosa in più di quello che c'era, legato soprattutto alla lettura del gioco. La difficoltà più grande trovata? Gestire tutte le fasi della vita della squadra, non solo in pista».
I giocatori sono poi stati chiamati uno a uno sul palco da Max Airoldi, applauditissimi: «Con il numero 2 Rocco Perla, con il 31 Lorenzo Marinelli, il numero 90 Leonardo Mordenti. In difesa con il numero 3 Andrea Schina, il 4 Michele Vignoli, il 5 Erik Naslund, il 7 Nicolò Fanelli, il 18 Felix Garber, il 22 Erik Mazzacane, il 69 Alex Bertin. In attacco con il numero 9 Kyle Gibbons, il 13 Tommaso Cordiano, il numero 16 Andrea Vanetti, il numero 15 Gianluca Tilaro, il 23 Marcello Borghi, il 27 Michale Mazzacane, il 32 Pietro Borghi, il 42 Fillippo Crivellaro, il 19 Sebastian Allevato, il 55 Alessio Piroso, il 77 Massimo Pietroniro, l'87 Dennis Perino, il 91 Edoardo Raimondi. E il coach Niklas Czarnecki».
I prossimi appuntamenti
Domenica 3 settembre, 18.30, Acinque Ice Arena: Varese-Ascona (seconda lega svizzera, ingresso gratuito)
Mercoledì 6 settembre, 18.30, Acinque Ice Arena: amichevole Cortina-Briançon (clicca QUI per i biglietti da 14 euro - 10 euro per gli under 18 - e 12/10 euro in tribuna o da 10/8 euro in curva)
Sabato 9 settembre, 18.30, Acinque Ice Arena: Varese-Fassa (clicca QUI per i biglietti)
Sabato 16 settembre, 20.30, stadio Olimpico di Cortina, Supercoppa Italiana: Cortina-Varese (biglietti: 14, 22 e 26 euro)
Sabato 23 settembre, 20.30, campionato: Alleghe-Varese
Giovedì 28 settembre, 20.30, campionato: Varese-Valpellice