Torna l'appuntamento con la rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l'associazione La Varese Nascosta. Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda.
Oggi con La Varese Nascosta onoriamo la memoria di una figura amata da tutti i varesini, Salvatore Furia, padre del Centro Geofisico Prealpino e dell'Osservatorio al Campo dei Fiori, scomparso il 12 agosto del 2010. Per farlo ecco la storia proprio dell'Osservatorio.
OSSERVATORIO ASTRONOMICO CAMPO DEI FIORI
L'osservatorio astronomico G. V. Schiaparelli è un "centro divulgativo popolare di scienze naturali",con sede sulla punta Paradiso (1226 m) del monte Campo dei Fiori in provincia di Varese. L'osservatorio è stato costruito nel 1964 dall'associazione "Cittadella delle scienze", fondata da Salvatore Furia nel 1956, ed è stato dedicato all'astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli.
L'associazione "Gruppo astronomi dilettanti", fondata nel 1956 da Salvatore Furia, presentò al comune di Varese un progetto per un osservatorio astronomico e un giardino botanico a Campo dei Fiori, dove da qualche anno era stata eretta una capannina. Grazie ad una donazione privata di cinquanta milioni di lire e di 100.000 metri quadri, il 5 febbraio 1963 venne fondata a Varese la "Società astronomica G. V. Schiaparelli" e venne costruito l'osservatorio.
Grazie a ulteriori donazioni, nel 1966 viene costruito il "Centro studi botanici", poi dedicato a Ruggero Tomaselli e nel 1973 la "serra fredda sperimentale", non riscaldata e priva di vetri di protezione, che aveva lo scopo di ricreare un habitat prealpino ed incrementarne la biodiversità. Nel 1981, grazie alla donazione di tre sismometri S13, venne iniziata inoltre una ricerca di sismologia in collaborazione con l'INGV.
Nel 1997 è stata costruita una nuova cupola, più piccola di quella già esistente, dedicata alla fotografia astronomica. Nel 2004, grazie ad un finanziamento della provincia di Varese è iniziata la costruzione di una nuova cupola, da posizionarsi sul tetto "Centro studi botanici", più grande delle due già esistenti e in cui alloggiare uno strumento dotato di uno specchio da 1 metro di diametro.
(Fonti dal web — Società Astronomica G.V. Schiaparelli)