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Hockey | 25 giugno 2023, 22:47

Leo Insam ha chiuso le ali. Grazie di averci fatto amare l'hockey

Un addio improvviso e impossibile da accettare: se ne è andato a 48 anni l'ex difensore che ha lasciato una traccia indelebile in Val Gardena e ad Asiago, Milano e Bolzano ma anche in tutti coloro che l'hanno visto in pista, gigante d'ebano dall'immensa classe. L'abbraccio ai suoi tre figli e alla sua famiglia che oggi e per sempre è anche la nostra famiglia

Leo Insam scomparso a 48 anni: foto tratta dal profilo Facebook ufficiale dell'HC Gherdeina, di cui Leo è stato capitano

Leo Insam scomparso a 48 anni: foto tratta dal profilo Facebook ufficiale dell'HC Gherdeina, di cui Leo è stato capitano

«Dov'è papa?» chiedono ora i suoi tre figli. Ma lui non può rispondere. Papà si è addormentato la sera prima e non si è più risvegliato, rapito da un attaccante nascosto negli angoli oscuri della balaustra che, come riportano i quotidiani altoatesini, ha fermato per sempre il suo immenso cuore, unico avversario immarcabile nella vita di Leo Insam, nome da guerriero ma indole dolce. Il mondo dell'hockey ha sempre rispettato Leo come un principe di classe sopraffina, prim'ancora che come uno dei difensori più forti d'Italia al Gardena, il suo Gardena, all'Asiago, al Milano - dove in panchina c'era il coach migliore, Adolf non a caso Insam, e in pista un difensore altrettanto degno di tal nome -, al Bolzano e su tutte le piste avversarie dov'era temuto e soprattutto ammirato.

Oggi, di fronte a quel gigante d'ebano, a quell'ultima linea blu o linea di porta che, grazie a Leo, era sempre un po' più invalicabile e un po' più lontana da raggiungere per gli avversari, Leo che aveva classe, Leo che si faceva amare, Leo che gonfiava la gabbia, Leo ultimo da pronunciare e primo da cui partire nelle conferme, Leo che merita lacrime, silenzio, dolore, amore, ricordo, possiamo solo soffrire da lontano. Soffrire, alzare un calice in questa notte di dolore, e pensare a cosa poter dire.

Qualcosa che, forse, può essere questa. 

Gli sia lieve la terra. Diventerà un mito, probabilmente. Come quelli che muoiono troppo presto, come quelli che non si sa perché muoiono. Avrei preferito vederlo invecchiare, e bere un bicchiere con lui, da qualche parte sulle sue montagne.

Andrea Confalonieri


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