Ricco programma per la festa del rione Moriggia, arrivata alla 38esima edizione.
Si inizia domenica 25 giugno alle 19.30 con lo “Spritz party”: aperitivi, gnocco fritto e salumi corredati da Dj Set.
Lunedì 26 giugno serata con panini, salamella, patatine fritte e birra alla spina per accompagnare i “Giochi di una volta”: niente pc, tablet, cellulari, smartphone o tv per riscoprire il piacere di giocare.
Mercoledì 28 giugno, la paninoteca farà da cornice al torneo di calcio a sette nel quale si sfideranno cinque squadre (anche quelle degli avvocati e della polizia stradale, oltre a una formazione tutta al femminile).
Giovedì 29 giugno i panini proposti dallo staff precederanno lo spettacolo dei ragazzi per l’assegnazione del “Talentino d’oro”.
Venerdì 30 giugno sarà protagonista la paella (consigliata la prenotazione). A seguire, serata musicale con il gruppo “Lassa sta i fastidi”, omaggio alle musiche milanesi, popolari e di intrattenimento.
Sabato 1 e domenica 2 luglio, saliranno in cattedra le sfiziosità della cucina preparate dagli chef di Moriggia. Durante le serate, si alterneranno le apertura delle casette dedicate a frutta, cioccolato, crepes, birra e amari. Da non perdere, sabato 1 luglio, alle 21.15, la serata tutta da ridere con “Parzialmente Fico”: Max Cavallari, con la partecipazione di Beppe Altissimi, proporrà una girandola di comicità, con i personaggi del suo repertorio e novità.
Domenica 2 luglio, alle 21.30, gran finale con il consueto spettacolo dei giochi pirotecnici. Tutte le manifestazioni si svolgeranno, anche in caso di maltempo, all’Oratorio di via Gramsci 95 (zona piscina).
«Quest’anno – fanno presente gli organizzatori - l’iniziativa assume un significato particolare perché di fatto rappresenta l’inizio dei festeggiamenti che culmineranno a novembre, quando si ricorderà il sessantesimo di edificazione della parrocchia. Dopo le limitazioni dovute alla pandemia, la festa riprende in grande stile».
«Lasciamoci coinvolgere - afferma il parroco, don Luigi Pisoni - dall’esperienza della “festa”, scopriamo che suoni, colori, profumi, sapori avranno più senso, il senso dell’amore e dell’accoglienza, lo stesso amore che Gesù ci ha donato come suo insegnamento».
Vivo il ricordo delle origini: «Mai avrei potuto immaginare che questa modesta frazione di contadini sarebbe diventata quello che è oggi» raccontava don Romeo Recalcati, che concluse il suo ministero proprio a Moriggia, ricordando quando, da coadiutore a Crenna, si alternava con don Marco Rossi per la celebrazione della Messa o per le benedizioni natalizie nel quartiere.
Fu nel 1957 che il Comune di Gallarate individuò le aree di Moriggia per realizzare abitazioni di edilizia popolare e soddisfare le esigenze abitative degli immigrati da varie regioni d’Italia. Poi, nel 1963, venne concessa l’autonomia parrocchiale. L’inizio di una lunga storia.