Una lettera piena di amore per il proprio territorio, per le proprie origini, di difesa del bello contro chi pensa invece di potersi appropriare di qualcosa che appartiene a tutti con la prepotenza e la maleducazione.
A scriverci in redazione è stata la signora Rita, che ha una casa di famiglia al Villaggio Bergora di Buguggiate dove trascorre tutti i fine settimana e tutta l'estate con i propri cari.
«Con la mia numerosa famiglia ogni fine settimana e per tutta l'estate ci trasferiamo a Buguggiate, paese amato da noi tutti e impossibile da sostituire con altri luoghi» sottolinea.
C'è purtroppo un "ma", perché questa bellezza qualcuno tenta di sporcarla, prendendo in ostaggio con comportamenti incivili e con atti vandalici proprio il parco Bergora, un'area pubblica molto amata dai buguggiatesi, dove poter fare sport e godere dell'aria aperta.
Un problema che il Comune, che nel 2021 aveva iniziato i lavori di riqualificazione dell'area, sta cercando di affrontare e che ha portato alla chiusura del parco proprio a causa di comportamenti incivili. (LEGGI QUI)
Il Parco Bergora è stato riaperto proprio oggi, 13 giugno, dall'amministrazione comunale di Buguggiate.
«Confidando che non si ripetano i comportamenti irrispettosi e incivili che hanno portato alla chiusura del campo da calcio, martedì mattina, 13 giugno, il campo sarà regolarmente aperto - spiega sui social il Comune - per tenerlo aperto non chiediamo molto, solo un semplice gesto di civiltà: prendere i propri rifiuti e metterli nel cestino (inclusi fazzoletti e mozziconi di sigarette, per chi non lo sapesse sono rifiuti anche quelli). Non obbligateci a misure più drastiche. Già oggi le forze dell’ordine sono intervenute, in quanto qualcuno ha pensato di appropriarsi del campo pure se chiuso, rischiando anche di farsi male mentre provava a scavalcare».
«L'educazione non è un optional e noi genitori dovremmo essere l'esempio per i nostri figli educandoli al rispetto delle persone e delle cose - prosegue la lettera della signora Rita - panchine, alberi, giochi, strutture comunitarie che tutti noi paghiamo con le tasse e sta a noi averne cura. Ultimamente però è diventato un ricettacolo di ragazzotti che arrivano con macchine, moto e motorini. Fanno gare per la via a tutta velocità, musica rap, trap o non so cosa a tutto volume fino a notte, se chiedi di abbassare il volume rischi di venire circondato e insultato».
«La bellezza è sentire i bambini che urlano felici rincorrendosi, saltando dondolandosi, camminare attorno al parco e chiacchierare con chi incontri, vedere ragazzi allenarsi, sudare e ridere sbagliando canestro o gol - continua la signora Rita - non dobbiamo avere paura di godere di un parco che ci appartiene come comunità da chi non ha rispetto delle persone che lo frequentano e che non si sa nemmeno da dove vengono. È triste vedere con che maleducazione trattano e ci trattano spadroneggiando e sporcando dove passano mamme con neonati e bimbi in bicicletta, molto triste».