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Varese | 10 giugno 2023, 16:00

Stiliste e modelle per una serata. Anche questo è Varesecorsi

Con una speciale sfilata nella sede di Varesecorsi all’interno del parco di Villa Mirabello, si chiude la sessione primaverile del corso di taglio e cucito. L’ideatrice della serata Carla Scomparin: «Grazie a tutte le meravigliose ragazze»

Stiliste e modelle per una serata. Anche questo è Varesecorsi

Più di trent’anni di corsi di ogni tipo e per ogni passione. La cultura dell’apprendere e del fare condivisa ed accessibile a tutti, anno dopo anno. E poi un modo di fare squadra che porta sempre a grandi risultati.

È forse quest’ultimo il vero spirito e forse la chiave di successo più importante di Varesecorsi, il programma didattico e culturale del Comune di Varese che ormai accompagna da tempo la vita culturale di tutti i cittadini con una proposta di corsi amatoriali divenuta sempre più ampia (400 nell’ultima stagione) e di qualità. Lo sanno bene le partecipanti dei corsi di taglio e cucito che, ieri sera, hanno dato il meglio di sé in un evento che di particolare aveva due cose: le corsiste erano le modelle e indossavano gli abiti che esse stesse avevano disegnato e preparato durante l’anno. Insomma, modelle e stiliste allo stesso tempo.

La location non poteva che coincidere con la sede centrale di Varesecorsi e del Cavedio, proprio all’ingresso del parco di Villa Mirabello. Il Cavedio è la società che da qualche anno si occupa dell’organizzazione e del funzionamento della macchina dei corsi.

Non mancava nulla: luci, passerella, musica e naturalmente il grande camerino improvvisato che accoglieva le partecipanti intente a prepararsi. Abbiamo visto tensione, concentrazione e partecipazione sui volti delle ragazze e delle signore che si apprestavano ad essere chiamate in passerella, una ad una, dalla presentatrice della serata. Tutto comprensibile: basti pensare che in pochi muniti di passerella si concentrava tutto il lavoro di mesi. In sala, un pubblico attento attendeva l’inizio. Difficile riportare i nomi di tutte le protagoniste – forse una trentina – molto più facile capire che, dietro ad ogni abito realizzato a mano con tutto il meglio della tecnica appresa durante i corsi settimanali, c’è sempre un’idea. Ci ha aiutati in questo senso la lettura delle brevi descrizioni che accompagnavo il manufatto indossato da ogni modella che si accingeva a sfilare: tra seta e materiali di recupero all’insegna della sostenibilità, tra stile classico e richiami etnici, tra linee armoniose e colori accesi che colpivano gli occhi dei presenti e gli obbiettivi dei fotografi a fine passerella, c’era di che rifarsi gli occhi. E poi che personalità nello sfilare!

Abbiamo assistito a movimenti degni di professioniste acclamate. Deve essere stata la soddisfazione e l’orgoglio di mostrare qualcosa che nasce da quella creatività che è parte dell’essere umano e che qualsiasi macchina non potrà mai sostituire. Creatività e spirito di gruppo sono i due elementi che hanno reso magica questa sfilata d’estate tra un cambio e l’altro di vestito. Perché le collezioni che abbiamo visto nel corso delle serata erano ampie e ricche di spunti interessanti. A proposito di magia.

Nell’intervallo, Walter Maffei, acclamato rappresentante di un’altra arte – quella magica – e Sara, una giovane promessa della danza moderna e rappresentante di Danza 360, hanno allietato tutti gli ospiti con una serie di performance artistiche di grande livello. Giusto il tempo per lanciare il gran finale e l’abbraccio collettivo di tutte le modelle. Al centro della scena, proprio chi ha ideato questo bel momento di condivisione all’insegna del vero spirito di gruppo che ha reso protagoniste queste donne per una sera e che ci auguriamo possa accompagnarle tutti i giorni.

L’idea della sfilata nasce dal carattere vivace e battagliero di Carla Scomparin, per più di 25 anni conduttrice del corso di taglio e cucito a Varesecorsi e una passione per quest’arte nata fin da bambina quando faceva le gonnelle con le foglie.                             

A lei chiediamo un commento finale a fine sfilata, subito dopo la celebrazione e l’acclamazione di tutto il gruppo delle corsiste da parte del pubblico. «Prima di tutto, il mio ringraziamento va a tutte queste meravigliose ragazze che hanno partecipato ai corsi e a questa felice serata conclusiva dietro alla quale c’è il loro straordinario lavoro. Sono state bravissime tagliando e cucendo tutti gli abiti che avete visto e naturalmente dimostrando una bravura incredibile» dichiara Scomparin.

Alla domanda che cosa consiglierebbe a chi non ha ancora provato questa meravigliosa arte del taglio e del cucito, la sua risposta non si fa attendere: «Bisogna sentirsi portarti perché altrimenti non si entra nel discorso, magari si rischia di annoiarsi perché cucire a macchina non è semplice. A volte vedo persone innervosirsi perché la macchina non fa quello che loro vorrebbero… insomma ci vuole pazienza oltreché passione». 

Una chiosa finale che rende ancora più grande il lavoro di tutte le stiliste e modelle della serata. Al prossimo corso

Luca Ruspini

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