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Territorio | 10 giugno 2023, 08:16

«Non giocate nei campetti chiusi da anni: è pericoloso»

A Fagnano dopo il video appello il sindaco Marco Baroffio spiega: «Troppo degrado, stiamo cercando una soluzione. I giovani entrando possono correre rischi, ecco perché ho detto che se vedete anomalie vanno chiamate le forze dell'ordine»

Alcune delle immagini postate dal sindaco

Alcune delle immagini postate dal sindaco

Sono campetti chiusi da anni e ieri il sindaco Marco Baroffio ha lanciato un appello perché si eviti l'ingresso dei ragazzi anche chiamando vigili o carabinieri.

Oggi ha fatto una precisazione mostrando lo stato interno della struttura a Fagnano: «Mi è stato fatto notare, di aver usato toni forti nel video del venerdì di questa settimana, per quanto riguarda la questione campetti da calcio sul retro della palestra. Nel video invito tutti a tenere gli occhi aperti e a chiamare Polizia Locale o Carabinieri, nel caso all’interno dei campetti, ci siano degli avventori o qualcosa di anomalo».

Spiega così le motivazioni: «Non è tanto per i ragazzi che ho visto giocare all’interno, quanto più per i rischi che possono correre i ragazzi a causa dei danni arrecati all’edificio degli spogliatoi e a quello che era il bar». Le immagini parlano chiaro.

Questa è l'emergenza. Ma certo c'è un'altra questione: «I campetti sono chiusi da anni. Urge quindi, non da oggi, ma da ieri, trovare una soluzione. Ciò che scrivo non è per fare lo scaricabarile su nessuno. Se i campetti oggi sono chiusi, è anche responsabilità mia per non essere riuscito a creare le condizioni adatte per lo sfruttamento di quell’area. Fatta questa precisazione, occorre aggiungere che fino a quando i campetti saranno chiusi, devono esserlo per tutti, quindi non è ammissibile che si entri dalla recinzione. Se dovesse succedere qualcosa, mia sarebbe la responsabilità e la cosa che mi creerebbe maggior disagio, è il fatto di non aver potuto far nulla per evitare spiacevoli inconvenienti».

Le due soluzioni al vaglio: «La prima, quella di cercare di creare maggiori è più favorevoli condizioni possibili per lo sfruttamento da parte di un ente gestore, di quell’area; la seconda, valutare e capire se possibile, la regolamentazione dello sfruttamento di uno di quei campi, almeno in questo periodo di attesa, per dar la possibilità ai nostri ragazzi, di poter utilizzare un campo in tutta sicurezza e libertà».

Redazione

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