Attilio Fontana interviene a Gallarate per il taglio del nastro alla struttura mobile che, in piazza Libertà, offre visite gratuite nell’ambito del progetto “Senologia al centro”. Inevitabile, da parte dei giornalisti presenti, la richiesta di un intervento sul Sant’Antonio Abate, il nosocomio cittadino notoriamente in difficoltà, e sull’iniziativa che, nella serata dell’8 giugno, ha portato migliaia di persone a manifestare in via Pastori, all’ingresso dell’ospedale. Il governatore non si è sottratto. Di seguito, il suo intervento.
«Nessuno ha intenzione di ridurre la capacità e l’importanza dell’ospedale di Gallarate. Il problema non è di Gallarate e non è neanche della Lombardia ma di tutta Italia. Perché, purtroppo, il problema dal quale non si può prescindere, ed è giusto che i cittadini sappiano, è che negli ultimi dieci anni, anzi, dal 2011 al 2020, i governi che si sono succeduti, sbagliando la programmazione sul numero di medici necessari, hanno fatto sì che, da un lato, ci siano stati 37 miliardi di tagli al comparto sanitario, e dall’altro che si laureasse e poi si specializzasse un numero di medici inferiori alle necessità. Da una recente indagine risulta che in Italia manchino 30mila medici. E di infermieri ne mancano ancora di più. Bisogna fare di necessità virtù, bisogna cercare di risparmiare i medici, di cercarli a destra e a sinistra per tenere aperti gli ospedali. A Busto, ben due concorsi sono andati deserti, quindi non c’è la non volontà di coprire i posti. Sembrava che non si potesse trovare una soluzione, alla fine la soluzione si è trovata. Nessuno chiuderà nulla a Gallarate. Recentemente parlavo con un collega di un’altra importante regione che mi diceva: sono disperato perché non ci sono i medici. Nessuno si deve spaventare, i medici in Lombardia li troviamo, tant’è vero che quel reparto di cui tanto si è parlato non verrà chiuso (la Cardiologia del Sant’Antonio Abate, Ndr) e continuerà a svolgere il suo compito. Non bisogna lasciarsi prendere dal panico né dalle strumentalizzazioni che qualcuno cerca di portare avanti per bieche questioni politiche. Evviva Gallarate».