Negozianti e clienti sono uniti in un sentimento preciso: la riconoscenza. È nei confronti dei ragazzi che oggi hanno lavorato in bar, pasticcerie e molte altre attività. Ragazzi con diverse abilità o arrivati da altri Paesi e ora in comunità: tutti insieme hanno dato ciò che avevano, ed era tantissimo, incontenibile, per "Commercianti No Limits". LEGGI QUI E QUI
Una giornata di lavoro al 101%, di passione per ciò che si fa, di giusto compenso, di desideri da coltivare, di strade da provare per costruire il futuro: proprio e non solo. Giornate che fanno essere fieri di una Busto Arsizio capace di seminare un'esperienza del genere, con un'immediata reazione al termine: «La facciamo ancora?».
Già la mattina era partita in quarta, poi il pranzo al Cortiletto per fare la pausa insieme e monitorare l'organizzazione per la seconda parte della giornata. Emy Bossi gira tra i tavoli armata di lista dei turni e penna, ci sono i commercianti, le associazioni, i ragazzi, c'è il consigliere comunale Paolo Geminiani. il primo bilancio è entusiastico e raccogliamo qualche voce. Come quella di Roberto e Laura Colombo, che hanno aperto le porte del loro storico negozio di calzature: «Abbiamo accolto dei ragazzi stranieri, che sono qui da soli e vivono in comunità. Abbiamo mostrato loro come servire la gente, sistemare il magazzino... Siamo contenti di aver partecipato a questa iniziativa meritevole, speriamo che ci sia ancora in futuro più volte, ci ha arricchito».
Ai clienti è stato spiegato ciò che stava avvenendo, chi erano quei commessi nuovi e l'entusiasmo è cresciuto.
Elisabetta Bonfanti, volontaria, ci contagia di emozione nel raccontare un particolare: «I commercianti hanno proposto un compenso per l'operato dei ragazzi. Una cifra uguale per tutti e i 40 ragazzi... Una giovane ci ha detto che con quel contributo è riuscita a comperare le scarpe che desidera».
Felici anche le famiglie. Laura, mamma di Alessandro, scrive riconoscente a Mai Paura e ad Alessandra Ceccuzzi che ha "arruolato" il figlio «nel suo meraviglioso negozio: addetto all’accoglienza! Un grazie all'Associazione commercianti di Busto, che ha accolto con gioia i nostri ragazzi. Ma soprattutto un grazie immenso alla nostra Emy Bossi che ci mette tutta se stessa, ed i risultati si vedono! Per un mondo migliore ed inclusivo».
Ogni incontro nei negozi - nella foto sotto, tutti quelli coinvolti - è speciale oggi, ma ce n'è uno che non può che lasciare un segno profondo: è quello con Beatrice, 12 anni, che questa mattina ha lavorato da "White Design", con Lella Daverio. Lella l'ha vista crescere, conosce la sua pagella da applausi e soprattutto il grande cuore di questa ragazzina. Che ci racconta come sia già decisa a fare un mestiere: «Quello di ricercatore dei tumori infantili». La strada è lunga ma questo non spaventa Bea: che oggi ha svolto il suo primo lavoro, con gli occhi che brillano.
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