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Territorio | 08 giugno 2023, 11:39

Incidente ferroviario al Sasso Galletto: «Dopo tanti appelli sulla sicurezza siamo ancora al punto zero»

I sindacati dei vigili del fuoco di Fns Cisl Varese Laghi esprimono tutta la loro preoccupazione all'indomani del deragliamento del treno merci a Laveno e chiedono un veicolo di soccorso speciale e un polo per la sicurezza ferroviaria: «Il convoglio trasportava sostanze tossiche e infiammabili e per fortuna nessun contenitore ha ceduto. Dobbiamo continuare a sperare nella buona sorte?»

I vigili del fuoco all'ingresso della galleria dopo l'incidente

I vigili del fuoco all'ingresso della galleria dopo l'incidente

Poteva avere conseguenze ben più drammatiche l'incidente ferroviario avvenuto ieri nella galleria del Sasso Galletto a Laveno Mombello, dove a causa di uno smottamento che ha ostruito i binari a seguito di un temporale un convoglio merci di 18 vagoni è deragliato. Il treno trasportava materiale tossico e infiammabile e i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per tutto il giorno per recuperare i vagoni finiti fuori dai binari, fortunatamente senza conseguenze critiche. 

All'indomani dell'accaduto i sindacati tornano a chiedere maggiore sicurezza per la linea che da Luino, e dalla vicina Svizzera, collega Milano. Una tratta frequentemente utilizzata da convogli merci, che spesso trasportano anche materiale pericoloso, proprio come avvenuto ieri. Per questo i rappresentanti dei vigili del fuoco e del comparto sicurezza di Fns Cisl dei Laghi chiedono, in particolare, di accelerare l'acquisto di veicolo da soccorso speciale per fronteggiare emergenze di questo genere e rilancia la proposta di creare alla stazione ferroviaria di Luino (dove vi sono ampi spazi abbandonati, come le ex officine) un polo da soccorso ferroviario, come già presente oltre confine.

Ecco il comunicato completo della segreteria Fns Cisl Varese Laghi: 

Correva l’anno 2016 quando, come Segreteria Territoriale FNS CISL dei Laghi, una delle maggiori sigle sindacali dei vigili del fuoco, abbiamo acceso i riflettori sulla problematica della sicurezza della linea ferroviaria Gallarate - Zenna, dopo sette anni siamo al punto zero.

L’incidente avvenuto mercoledì 7, presso la galleria del Sasso Galletto, ha coinvolto un convoglio ferroviario trasportante ferrocisterne con diverse sostanze tossico - infiammabili. L’accaduto torna a farci riflettere. Fortunatamente lo “svio” non ha causato il ribaltamento o la rottura dei contenitori ma la domanda è: dobbiamo per l’ennesima volta sperare sempre sulla buona sorte o vogliamo concretamente investire sulla sicurezza?

Da anni, in rappresentanza dei lavoratori dei vigili del fuoco ma anche per la tutela della popolazione, ci battiamo affinché vengano forniti i giusti supporti (attrezzature, automezzi e uomini) per contrastare eventuali emergenze sulla tratta. Ci preme ribadire che non siamo contro Alptransit ma purtroppo il rischio zero non esiste, l’incidente di ieri notte lo dimostra.

In verità Regione Lombardia, che ringraziamo, si è dimostrata sensibile alla problematica, mettendo a disposizione un finanziamento al fine di acquistare un veicolo da soccorso speciale. Le procedure si sono avviate ma chiediamo urgentemente di accelerare l’iter burocratico.

Con l’occasione rilanciamo la proposta di creare presso la stazione ferroviaria di Luino (dove vi sono ampi spazi abbandonati, come le ex officine) un polo da soccorso ferroviario. In  primis, luogo adatto dove collocare il mezzo bimodale ma non solo, si potrebbe rendere la struttura quale centro di formazione e addestramento sia per i vigili del fuoco che per tutte le altre componenti del soccorso: soccorso sanitario, protezione civile, croce rossa, ecc .

In verità non chiediamo niente di più di quello che avviene a qualche chilometro da noi nella vicina confederazione Elvetica, dove quanto sopra citato è la base e la normalità. Non riusciamo proprio a comprendere perché una linea di confine fa trattare la tematica della sicurezza della stessa tratta ferroviaria in un modo totalmente opposto.

Inoltre come già segnalato anni fa il personale del distaccamento di Luino necessita un incremento: facendo crescere la categoria della sede, ricordiamo che in caso di emergenza gli uomini di pronto impiego sono solo cinque, ed è per questo motivo che chiediamo almeno sette unità presenti. Resta poi il nodo da sciogliere inerente alla sede: per i lavori di quella nuova non se ne vede nemmeno l’ombra, potrebbe questa essere l’occasione per accentrare tutto presso un area della stazione ora dismessa? Si potrebbe riqualificare una zona che ora è in stato di abbandono? 

La Segretaria FNS CISL - Varese - Laghi

Redazione

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