Ancora una vittoria per Super Max Verstappen che stravince il GP di Spagna. «Voglio vincere più GP possibili quest’anno, non mi interessano le performance degli altri» aveva detto l’olandese al termine delle prove libere del venerdì. Siamo abbastanza convinti che il suo obbiettivo quest’anno non sia il mondiale, già praticamente in tasca, ma la vittoria di TUTTI i restanti GP. E ha buona probabilità di riuscirci.
I minuti prima della partenza sono caratterizzati dall’incertezza legata al meteo (c’è chi prevede pioggia qualche minuto prima dello start) e dalla strategia gomme, con Verstappen unico della Top10 a partire con le gomme gialle e Leclerc che parte dai box con le gomme hard. Incertezze che spariscono nei primi metri di gara.
Buona la partenza di Carlos Sainz che attacca Verstappen in curva 1 ma saggiamente evita il contatto e si mette in scia. La gara prosegue senza particolari sussulti nelle prime posizioni, tranne qualche piccolo episodio tra Stroll e Hamilton in lotta per la terza posizione. Il valzer del cambio gomme per le prime posizioni lo apre la Ferrari: Sainz cambia le gomme soft al giro 16, mentre Leclerc molla le gomme Hard al giro 17. Ancora una volta quindi è Ferrari che sembra soffrire di degrado eccessivo, soprattutto considerato che le due Mercedes di Hamilton e Russell continuano sulle stesse mescole per 24 e 25 giri. Forse è troppo presto per valutare l’impatto dei nuovi upgrade, ma il tema degrado gomme per Ferrari sembra non passare di moda.
Sainz soffre nel secondo stint con le gomme medie, con un passo inferiore a quello di Mercedes che lo mette a rischio contro Hamilton. Al giro 28 l’inglese supera con estrema facilita lo spagnolo della Ferrari. Da quel momento Sainz va in totale crisi, perdendo 2-3 secondi al giro nei confronti dell’altra Mercedes di Russell. Al giro 35 l’inglese supera facilmente Sainz guadagnano la terza posizione.
Nel frattempo, al giro 26 Verstappen monta le gomme Hard con l’intento di involarsi verso la vittoria (con finestrino abbassato e braccio fuori).
La prima metà gara è un calvario anche per Leclerc, che riesce a risalire fino alla nona posizione ma fatica a tenere il passo delle Alpine. Terminerà dodicesimo, fuori dai punti.
Al giro 42 Sainz cambia ancora e mette le gomme HARD, senza migliorare di molto la sua gara che galleggia tra il quarto e quinto posto, lontano dalle Mercedes e in lotta con un Sergio Perez che è l’ombra dello strapotere della Red Bull. Al giro 54 lo spagnolo capitola e cede anche al messicano.
Il resto della gara vive della sfida a distanza tra Russell e Perez per la terza posizione. L’inglese riesce alla fine a tenere testa al compagno di squadra di Verstappen, che nel frattempo naviga in acqua tranquillissime verso la sua ennesima vittoria. Al termine della corsa ha un vantaggio di 18 secondi su Hamilton.
Gara onestamente molto deludente per Ferrari: mentre Mercedes dimostra che i suoi aggiornamenti funzionano a prescindere dalle gomme utilizzate in gara, la rossa ha e sofferto sia con le soft sia con le hard. Unica nota positiva è il passo di Sainz se comparato con Aston Martin. Ma il bilancio tra “dare e avere” resta lo stesso: la rossa naviga tra la terza e la quarta posizione nel ranking. Male. Forse malissimo, soprattutto considerato il passo gara pessimo di Leclerc (al netto di tutti i potenziali problemi legati alla sua SF-23). Ma il risultato Mercedes fa davvero paura a Maranello e ai suoi tifosi.
Mondiale ormai destinato a prendere la via dell’Olanda, e fa male scrivere questo solo solo 7 gare. Ma a meno di clamorosi e catastrofici eventi… finirà così.
La prossima tappa è in Canada, circuito storico di tipo stop and go, aspettiamoci performance simili ai GP di Bahrain e Australia. Speriamo in qualche emozione, perché questo mondiale è difficile da digerire per tutti.
Di seguito i risultati del GP di Spagna
1. Verstappen
2. Hamilton
3. Russell
4. Perez
5. Sainz
6. Stroll
7. Alonso
8. Oco
9. Zhou
10. Gasly
11. Leclerc
12. Tsounoda
13. Piastri
14. De Vries
15. Hulkenberg
16. Albon
17. Norris
18. Magnussen
19. Bottas
20. Sargeant