La Varese Nascosta | 27 maggio 2023, 08:00

LA VARESE NASCOSTA. Alla scoperta di quel traforo sconosciuto al Campo dei Fiori

Oggi ripercorriamo la storia di un progetto che nell'Ottocento avrebbe voluto realizzare una linea ferroviaria tra Varese, Luino e la Svizzera attraverso un traforo mai costruito

(foto generica d'archivio)

(foto generica d'archivio)

Torna l'appuntamento con la rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l'associazione La Varese Nascosta. Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda.

Oggi La Varese Nascosta ci racconta di un progetto che nell'Ottocento avrebbe voluto realizzare una linea ferroviaria tra Varese, Luino e la Svizzera attraverso un traforo.

Il traforo sconosciuto del Campo dei Fiori.

Importante progetto ferroviario a Varese di fine ottocento, per una linea internazionale.cIl progetto dell’ingegner Leopoldo Zanzi dell’11 luglio 1878, molto lungimirante, prevedeva il collegamento ferroviario di Varese con la Svizzera con una linea che dalla città avrebbe raggiunto la Valcuvia con una galleria sotto la valle di Brinzio, per giungere a Luino e Bellinzona, e usufruire poi del traforo del San Gottardo in fase di costruzione (1872-1882).

Il progetto non fu mai realizzato, ma per un collegamento di Varese con la Svizzera, onde evitare l’isolamento ferroviario con i capilinea di Laveno Nord e Porto Ceresio FS, si è dovuta attendere la costruzione della linea (Varese-Induno Olona)-Arcisate-Stabio-Bellinzona, inaugurata il 7 gennaio 2018, 140 anni dopo l’idea dell’ingegner Zanzi.

La ferrovia di 22 Km con un andamento quasi rettilineo avrebbe superato un dislivello di 170 m, da Varese 381 m s.l.m. a Luino 211 m s.l.m.

L’opera maggiore sarebbe stata la galleria denominata “Traforo del Campo dei Fiori”, ma in realtà con l’ingresso sud, a Olona, non passava sotto la montagna varesina, ma sotto i paesi di Bregazzana, Rasa di Varese e Brinzio, per sbucare tra Rancio Valcuvia e Masciago Primo.

Il tunnel era rettilineo, tranne una leggera curva in uscita, lungo 8595 metri, in discesa con una pendenza continua del 10 o/oo.

Nel tragitto varesino avrebbe percorso la ferrovia attuale per Porto Ceresio fino alla località “Folla” o “Isolabella” prima del “Ponte Rotto”, poi deviando verso sinistra, avrebbe raggiunto il fondovalle località Olona (via Mulini Grassi) attraversando il fiume Olona, per entrare in galleria.

Dopo l’uscita nord a Rancio Valcuvia avrebbe proseguito in Valtravaglia seguendo la sponda destra del fiume Margorabbia. Tra Ferrera di Varese e Grantola era prevista la stazione di Grantola.

A Luino dopo aver attraversato il fiume Tresa, la linea si sarebbe innestata all’ingresso sud della stazione di Luino sulla linea Novara-Bellinzona. Un interessante progetto che avrebbe reso già nel 1878, la classifica di “internazionale” la ferrovia Milano-Varese-Luino.

Fonte: La Varese Nascosta - "Il mancato traforo del Campo dei Fiori” di Luigi Bulferetti e Piero Mondini. Ed. Cariplo-Laterza 1989.

da La Varese Nascosta

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