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Malpensa | 24 maggio 2023, 18:21

VIDEO. L'industria, Malpensa e tutto il territorio: «Voliamo verso il 2050 insieme»

Confindustria Varese e Sea hanno ribadito l'importanza di essere strategici insieme durante l'ultima tappa del roadshow dell'associazione, alla vigilia della riapertura del terminal 2. Brunini: «Siamo tornati il grande stabilimento con oltre 20mila persone». Grassi: «La capacità di rialzarsi da parte di Malpensa è importante, non faremo mai mancare il nostro supporto»

L'ad di Sea Brunini saluta la direttrice Confindustria Varese Pagani con il presidente Riccardo Grassi

L'ad di Sea Brunini saluta la direttrice Confindustria Varese Pagani con il presidente Riccardo Grassi

Insieme nella buona e nella cattiva sorte, perché insieme si cresce, si può pensare a quello che non è un hashtag ma un impegno, una prospettiva precisa: #Varese2050.

Prima di entrare nei dettagli del piano strategico a Malpensa, Roberto Grassi e Armando Brunini - rispettivamente presidente di Confindustria Varese e ad di Sea - hanno ribadito il legame tra l’impresa e l’aeroporto. 

Insieme nella cattiva sorte, perché si ricorderà che Confindustria Varese volle fortissimamente tenere qui la sua assemblea quando Malpensa era ancora svuotata di viaggiatori dal Covid, mentre volava il cargo. Oggi l’ultima, cruciale tappa del roadshow in uno scalo che il 31 riaprirà il terminal 2.

«Siamo tornati il grande stabilimento del territorio - ha detto Brunini - con oltre 20mila persone, quasi come prima del Covid. Siamo contenti, ma anche responsabilizzati». Un’infrastruttura importante per il Paese, ha ribadito, è localizzata qui, al servizio anche di un territorio. Che si è sempre battuto per il giusto riconoscimento del territorio .

«Non ci sarà una provincia strategica - osserva Grassi - se Malpensa non è messa nelle condizioni di essere strategica. Mi sembrava giusto concludere qui. L'aeroporto è un driver e non faremo mai mancare il nostro supporto».

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La logistica chiave

La logistica è il quarto punto messo a fuoco del piano strategico. Imponente il lavoro di confronto con gli stakeholder del territorio, a partire dai giovani e dalle università. L'ha illustrato il professor Fernando Alberti, direttore dell'Institute for Entrepreneurship and Competitiveness Liuc e alla guida del think tank strategico.

La quarta linea strategica, appunto, rimarca: «Centrale in questo quadro è il ruolo dell’aeroporto internazionale di Malpensa, non solo in termini di trasporti cargo, fondamentali per il rilancio delle esportazioni e del commercio internazionale in provincia, ma anche per il trasporto passeggeri, per favorire una vera apertura e mobilità internazionale».

Con un'avvertenza: «Perché trasporti e logistica abbiano un ruolo di acceleratori delle linee di rilancio della competitività prima tracciate, è necessario che siano potenziate le infrastrutture e le connessioni, promossa una profonda svolta green nella mobilità di persone e merci e riguadagnata una leadership nei flussi a livello nazionale e internazionale». 

Di qui l'impegno a «fare della provincia di Varese il “Porto del nord Italia e del sud Europa” attorno a Cargo City».  E ancora, altri impegni fra cui «contribuire alla realizzazione del progetto Masterplan Malpensa 203’ esprimendo la propria leadership, proponendosi come driver dei progetti e creando nuove alleanze con gli stakeholder coinvolti».

Tutto ciò mantenendo alta l'attenzione su una determinante partita: quella delle infrastrutture perché lo scalo sia realmente accessibile e quindi competitivo, con il territorio. Con un altro tema fondamentale però: quello delle competenze, e qui parliamo di un settore con professionalità elevate e in sviluppo.

Tra i fattori trainanti, lo sport legato al turismo, la debolezza si percepisce invece sul fronte startup e dinamicità delle imprese. Mill - il progetto di Confindustria Varese - che accelera proprio la strategicità e la creazione di competenze intrecciate alla Liuc, da Castellanza così vicina a Malpensa, è un carburante irresistibile.

«Bisogna poi intercettare i grandi eventi - osserva il professor Alberti - pensiamo alle Olimpiadi. E occorre appunto anche potenziare le ferrovie, il trasporto intermodale e il la mobilità leggera. Varese è importante per lo sport, eppure sulle piste ciclabili perde qualche posizione a livello nazionale. Dobbiamo trovare una dimensione per poter dichiarare, urlare una motivazione forte per venire qui, essere destinazione».

Ancora i Giochi olimpici, la Varese Sport Commission, l'alto tasso di sportività: «Bisogna baricentrare la nostra sportività».

Un piano ambizioso, come grida il titolo #Varese2050, ma si voluto diffondere quanto fatto nel roadshow, ma soprattutto «riunire tutti gli stakeholder nella stessa direzione».

La conclusione di Grassi

«Ogni impresa qui può vedere elementi dove ritrovarsi e dare il proprio contributo - ha rilevato il presidente di Grassi sul piano strategico - ma la partenza è da Mill. Non a caso nasce accanto alla Liuc, altro grande investimento fatto da noi 30 anni fa».

Per Mill si sta interloquendo con il Comune di Castellanza. Entro la fine del corrente anno si vuole portare avanti e concludere la parte burocratica, per arrivare alla posa della prima pietra nel 2024. Non solo una trasformazione edilizia, ovviamente, e se ne connette una anche logistica, perché qui si trasferisce la sede di Confindustria, la casa delle imprese.

Si sta anche facendo una rilettura moderna dell'organizzazione delle imprese, in un'ottica per cluster o filiere, ha specificato Grassi. 

La linea 4 è appunto quella che si distingue perché ha un solo, forte focus, «fare di Malpensa e della logistica un driver per tutta la nostra provincia, migliorare la raggiungibilità del nostro territorio, lo sviluppo degli scambi commerciali - ha detto ancora Grassi - l'economia del nostro territorio. Malpensa è un elemento distintivo, ecco perché ripeto, siamo sempre stati a supporto del masterplan, all'interno della strategia di sviluppo. Non c'è nulla di sostenibile a opporsi al masterplan di Malpensa». E ha ricordato: «È la prima realtà a livello occupazionale del territorio. La logistica poi dal 2012 al periodo preCovid ha avuto performance di crescita di oltre il 7,5% Ha portato grandi multinazionali a investire qui».

Logistica che significa Malpensa e non solo, ma per supportare tutto ciò «abbiamo bisogno di infrastrutture, investire in nuovo tecnologie e nuovi progetti green, creare collaborazione maggiore tra cluster, maggiore comunicazione tra le imprese nel cluster stesso».

Tuttavia, «questo percorso va fatto senza strappi, dev'essere condiviso, vanno coinvolti tutti».

E la riapertura del terminal 2: «L'ennesimo del successo che negli ultimi 2 anni ha superato sfide incredibili... Questa capacità di rialzarsi da parte di Malpensa va prima di tutto a Sea e alle competenze dei suoi manager, oltre a un ecosistema manifatturiero in supporto. Non possiamo però dare per scontati sempre questi punti di forza. Tutte le linee sono fondamentali per la realizzazione del nostro piano strategico, avanti tutti a sostenere la linea 4».

IN AGGIORNAMENTO 

Marilena Lualdi

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