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Gallarate | 19 maggio 2023, 18:36

Ospedale di Gallarate: la Cardiologia chiude?

Margherita Silvestrini, consigliera comunale Pd, parla di un passaggio imminente. In seguito al quale il Sant’Antonio Abate rimarrebbe con un solo cardiologo di giorno e uno reperibile di notte. Critiche al sindaco, Andrea Cassani, e sottolineatura per i consiglieri di maggioranza: «La tutela della salute non ha colore politico»

L'ingresso del Sant'Antonio Abate

L'ingresso del Sant'Antonio Abate

«Ormai siamo oltre l’emergenza, siamo alla calamità vera e propria». Parola di Margherita Silvestrini, consigliera comunale del Partito Democratico, particolarmente impegnata nel seguire le vicende della sanità locale, del Sant’Antonio Abate e del futuro (futuribile) ospedale Busto – Gallarate. Motivo della sua considerazione: «Abbiamo appreso da fonti qualificate che il nosocomio cittadino perderà anche la Cardiologia. Fra poco, si parla del primo giugno».

Se confermata, la notizia segnerebbe una nuova tappa nel percorso iniziato con una riduzione di orario, a gennaio, e proseguito con la chiusura di emodinamica, poche settimane fa. Alla base delle mosse, la nota difficoltà nel trovare medici (non circoscritta alla Cardiologia) disposti a lavorare a Gallarate, in un contesto che fatica a creare le condizioni per un servizio ottimale, oltretutto con le prospettiva dell’ospedale unico, apparentemente al palo.

«Stando alle informazioni in nostro possesso – prosegue la consigliera – al Sant’Antonio Abate, nelle ore diurne, ci sarà un solo cardiologo, un altro sarà reperibile di notte. Così facendo, però, pazienti e personale sono più a rischio. Si pensi, per esempio, a quanto le valutazioni cardiologiche siano importanti per il Pronto soccorso. Utenti, medici e infermieri non possono che disaffezionarsi ancora di più, non potendo contare su figure essenziali per fornire risposte adeguate».

A seguire, l’affondo politico: «Noi, in minoranza, continuiamo a tenere la lente puntata sulla questione salute. Pensiamo che, oggi, si tratti dell’argomento più importante. Il sindaco dovrebbe a sua volta prenderlo a cuore, dovrebbe assumere una posizione ferma, farsi portavoce per un rilancio. Invece assiste agli eventi e rassicura». Allargando lo sguardo: «La situazione è sotto gli occhi di tutti. E la salute non ha colore. Per questo ci sarebbe da aspettarsi un’ampia convergenza politica».

Il prossimo Consiglio comunale è in programma martedì 23 maggio. All’ordine del giorno anche una mozione, di tutte le minoranze, «…per la programmazione di interventi indifferibili del Comune di Gallarate a tutela della salute dei cittadini e delle essenziali esigenze della città in relazione allo stato dell’ospedale cittadino, nonché della pianificazione relativa al nuovo ospedale unico e all’eventuale tipologia di riutilizzo delle aree dismesse dell’attuale nosocomio».

Le opposizioni, presentandola in conferenza stampa, avevano già espresso lo scorso 11 maggio l’auspicio di un voto favorevole anche da parte dei colleghi della maggioranza.

Stefano Tosi

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