I mici: strappati alla loro casa e alle loro sicurezze che cosa provano? Non si capisce mai abbastanza la sofferenza inferta a un gatto abbandonato.
Lo raccontano con dolorosa consapevolezza i volontari del Gattile - Protezione animali di Legnano, dando voce alla disperazione di Ugo.
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Queste immagini parlano, ma gli umani ribadiscono il concetto e gli danno voce: «Dove sono? Dov'è la mia mamma? Ho paura... Sento tantissimi odori e quegli spaventosi latrati dei cani... Vorrei solo morire. Adesso metto la mia testina contro la gabbia e cerco di sparire». Il cibo che viene offerto dai volontari, non ingolosisce il micio che ha un solo desiderio: tornare tra le rassicuranti pareti domestiche.
Ma lì, non era voluto, non più. È stato abbandonato nei giorni precedenti, vicino al Gattile di Legnano, dentro un trasportino chiuso con lo scotch. Un foglio sopra, con la scritta: «L'ho portato adesso perché é diventato molto aggressivo. Si chiama Ugo». Si coglie, nel video sopra, quanto sia feroce questo micio... Disorientato, accoglie le carezze sul testolino.
Ogni volta, una "motivazione", una scusa per strappare alla sua casa una bestiola. Questo abbandono era particolarmente rischioso, perché il gatto poteva scappare oppure il trasportino si poteva inzuppare di pioggia e diventare una trappola, spiegano i volontari.
Ugo è stato chiamato dai volontari Fumo. Disorientato, senza più certezze, è un'immagine che grida alle coscienze. Sperando che una nuova famiglia almeno possa presto lenire il suo dolore.