«Sperimentale, innovativa e al tempo stesso tradizionale. È così che la 61esima edizione del Salone del Mobile si presenta oggi al pubblico, agli stakeholder e alle istituzioni confermando ancora una volta tutta la sua forza e la sua leadership, quale fiera di settore più importante al mondo. E quella in scena nei padiglioni di Rho Fiera mi piace immaginarla come una sorta di prova generale che ha in Euroluce la sua massima rappresentazione e che prosegue il cammino di cambiamento ed evoluzione avviato con il Supersalone». Lo dichiara Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, a poche ore del taglio del nastro della 61esima edizione del Salone del Mobile.Milano, che vede la partecipazione del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. LEGGI QUI
«Dove ci porterà tutto questo? - continua - È ancora presto per dirlo, ma ammetto di pensare che il copione di Euroluce, potrebbe essere il canovaccio su cui disegnare, insieme ad associati ed espositori, il possibile Salone del futuro. Le aziende del settore – i dati Consuntivi lo confermano – hanno dimostrato versatilità, resilienza, capacità di reazione e voglia di reinventarsi, proprio come il Salone. I risultati del 2022 vedono la filiera del legno-arredo registrare un +12,6% con un fatturato di 56,6 miliardi, un export in crescita del 13,3% e le vendite Italia a +12,3%. Siamo consapevoli che il 2023 non potrà proseguire con i risultati a doppia cifra dell’ultimo biennio, ma pensiamo che potrebbe essere l’anno della normalizzazione, quello in cui finalmente i costi delle materie prime e dell’energia sembrano aver imboccato la strada della convinta diminuzione, pronosticando il ritorno ai livelli pre-covid e in cui sia la produzione a crescere davvero e non solo i fatturati. Per farlo sarà indispensabile che le aziende continuino a investire in sostenibilità e formazione e guardare con attenzione a quei Paesi in cui il design made in Italy sta guadagnando posizioni: India ed Emirati Arabi in primis. Il Salone del Mobile è l’occasione migliore per incontrare e presentarsi a nuovi e vecchi interlocutori. Del resto, la nostra fiera è nata proprio per questo e da ben 61 edizioni conferma la sua unicità e forza come moltiplicatore ineguagliabile di contatti e visibilità».
E ancora: « La presenza del Presidente del Consiglio è per noi motivo di orgoglio e la testimonianza tangibile di quanto il Salone del Mobile e la filiera del legno-arredo siano strategici per l’economia del Paese e per il suo export. Rappresentiamo una delle eccellenze del Made in Italy che ha fatto sua la bandiera della sostenibilità quando ancora era argomento di nicchia. È nostro compito valorizzarla al meglio soprattutto sui mercati esteri, tradizionali ed emergenti. Essere sempre più internazionali e dunque, più competitivi, è un obiettivo strategico che, come Federazione, condividiamo con la politica e le istituzioni: insieme dobbiamo sostenere un settore fatto da piccole, medie e grandi imprese, che ogni giorno pensano e realizzano prodotti dallo stile inconfondibile, che "parlano2 italiano nel mondo»
CONSUNTIVI 2022
68mila imprese - pari al 14,9% del totale manifatturiero - 298mila addetti - pari all’8% del totale - un fatturato alla produzione di 56,5 miliardi di euro - pari al 4,6% totale - e un incremento del 12,6% rispetto al 2021. A dirlo sono i Consuntivi elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo che confermano come, nonostante anche il 2022 sia stato un anno di incertezze e instabilità geopolitica, le imprese del legno-arredo hanno saputo affrontare questi mesi con determinazione guardando al 2023 come a un anno di stabilizzazione. Il fatturato alla produzione della filiera è cresciuto del 12,6%, passando dai 43,2 del 2019, agli attuali 56,5. Il +12,6% è la sintesi di un +12,2% delle vendite Italia (35,6 miliardi di euro) e di un +13,3% delle esportazioni (21 miliardi di euro) che rappresentano il 37% delle vendite totali. Nello specifico il fatturato del Macrosistema Arredamento (circa 29 miliardi di euro) registra un +11%. ESPORTAZIONI L’export della filiera (21 miliardi) con una crescita del 13,3% è stato trainato soprattutto dagli Stati Uniti, (+25,7%) che sono diventati la seconda destinazione davanti alla Germania (+9,7%) e dopo la Francia (+9,5%). La mappatura dell’export dell’Macrosistema Arredamento vede ancora la Francia confermarsi - con il suo 16% del totale - il primo Paese con 2,4 miliardi di fatturato e un 8% di crescita.
Seguono gli Stati Uniti che, con un export di circa 1,9 miliardi e una variazione del +25,5%, si confermano la seconda destinazione con una crescita pari a 380 milioni. Terza destinazione la Germania (1,4 miliardi, +5,3%), seguita da Regno Unito (799 milioni, +8,9%) e Svizzera (728 milioni;+14,7%). La Cina resta stabile al settimo posto con un incremento molto contenuto, pari al +2,1%. Da segnalare con 290 milioni di euro e -24,2% l'uscita della Russia dalla top ten, cui subentrano gli Emirati Arabi Uniti con 313 milioni e un +31,6%.