Ieri sera al teatro sociale “Cajelli” è stata inaugurata la ventunesima edizione del Busto Arsizio Film Festival, con una madrina che arriva dalla serie “Mare Fuori” che ha conquistato il pubblico più giovane, ma non solo: Lucrezia Guidone, nuova direttrice dell’ormai famosissimo Ipm di Napoli. Serie che sarà protagonista questa sera a Cinelandia, dove ha riempito ben quattro sale.
Sul palco, insieme alla Guidone, il direttore artistico del Baff Steve Della Casa che, dopo la sigla, ha subito invitato a salire i padroni di casa: il presidente del Festival Alessandro Munari, il sindaco Emanuele Antonelli e la sua vice, l’assessore alla Cultura, Manuela Maffioli.
«Sono passati tantissimi anni, che cosa è cambiato? Niente, perché lo spirito è sempre lo stesso, anzi, va sempre crescendo, il festival va ingrandendosi e aumentando di prestigio», ha sottolineato il presidente. Il sindaco: «Il bello di questo Baff è che passano le amministrazioni, i sindaci, sono loro che rimangono sempre gli stessi. Portate qui un mondo veramente bello, che i nostri cittadini vogliono vedere. E poi non dimentichiamoci l’istituto – Antonioni – che è il gioiello della città. Come sindaco io sono fiero e orgoglioso di avervi sul territorio».
La vicesindaco: «Per me è sempre un’emozione che si rinnova poter potare il saluto in questa veste istituzionale ad ogni inizio di settimana di cinema, perché è questo il Baff: una settimana di cinema, declinato in tutti i modi, che offriamo ai nostri cittadini e a tutti coloro che da fuori Busto vengono a nutrirsi della settima arte». Un festival che Manuela Maffioli definisce: «Glocal, perché ormai è internazionale. Lo è stato già dalle sue prime edizioni, porta Busto nel mondo e il mondo a Busto Arsizio, ma è un festival che ha il pregio di sentirsi molto radicato in città».
Poi il momento di Lucrezia Giudone, che ha iniziato a raccontare la sua esperienza come attrice dal teatro, luogo che definisce la sua «casa», con i ricordi dei lavori con Luca Ronconi e Mario Martone, fino ad arrivare alla serie che l’ha resa nota al grande pubblico: Mare Fuori. Serie Rai dove è arrivata, spazzando via un personaggio amatissimo dagli spettatori: «Il mio personaggio è un po’ di rottura, è un po’ dura quando entra all’inizio».
Una serie che aveva già conquistato con le prime due stagioni, prima dell'enorme successo della terza: «Ero sul set, quando è andata su Netflix c’è stato il boom incredibile e mi sono ritrovata al centro di questo affetto incredibile. È stato un progetto che ho abbracciato con molto entusiasmo, perché mi piace questo messaggio di speranza che viene dato, soprattutto sui ragazzi giovani. Vederli quelle situazioni così, in quell’età così tenera in cui uno dovrebbe spiccare il volo è un qualcosa che ti tocca e vedere questo messaggio di speranza condiviso in maniera così popolare, così forte, è una bella cosa. Quindi io sono felicissima». Poi ha raccontato il suo personaggio e gli altri progetti al di fuori della serie.
E finito il racconto, è stato il turno del primo premio ritirato da Desirée Manetti, per la casa di produzione Mopracem, consegnato per l’ultimo film di Diabolik dei Manetti Bros per la produzione “green” offerto da Reti.
Poi sul palco è salito un nome del grande cinema internazionale: Jerzy Skolimowsk,i che ha ricevuto il premio speciale Baff 2023 dopo aver raccontato diversi aneddoti dei suoi film.
Il terzo premio consegnato durante la serata è stato per il Miglior Attore Baff 2023 a Francesco Di Leva, un attore che ha molto a cuore il futuro dei ragazzi, a cui offre sempre una seconda possibilità con il suo “Nest” a Napoli, teatro dove si tengono corsi gratuiti e dove c’è la possibilità di lasciare il “biglietto in sospeso” per dare un’alternativa ai ragazzi.