Basket - 15 aprile 2023, 18:10

VIDEO e FOTO - Con te. Nella buona e nella cattiva sorte. Ti voglio bene

I tifosi si stringono intorno alla Pallacanestro Varese prima della partenza per Trieste al Lino Oldrini. Un grido potente e delicato, un abbraccio commosso e vigoroso. E scorrono le emozioni. E le lacrime

Foto di Andrea Corrini - Photosport & more

Per tanti varesini, soprattutto sopra una certa età, la Pallacanestro Varese è quello che Nicola Di Bari in un pezzo degli anni ’70 ha teorizzato come “la prima cosa bella che ho avuto dalla vita”.

È affetto, oltre che passione. È famiglia, oltre che emozione. E identità, oltre che tifo.

E allora ci sono poche parole che si possono dire a una siffatta creatura in un momento di difficoltà. Parole semplici, che vanno al di là del merito, delle carte processuali, delle ricostruzioni giornalistiche, persino di un’eventuale colpa, disattenzione, sbaglio, chiamatelo come volete tanto non rileva. Tre parole: ti voglio bene. 

Sempre. 

È quello che oggi hanno gridato trecento, quattrocento biancorosso-vestiti fuori dal Lino Oldrini alla partenza della squadra allenata da Matt Brase per Trieste, dove domani giocherà la sua prima gara da neonata concorrente alla salvezza, da ultima in classifica, numericamente devastata dalla penalizzazione di 16 punti.

È stato un grido potente e delicato allo stesso tempo, un abbraccio commosso e vigoroso insieme, un piccolo momento di orgoglio identitario che ha avuto un solo e semplice sottotitolo: “con te nella buona e nella cattiva sorte”. Anzi, se cattiva, ti sono ancora più vicino.

Le prime persone hanno iniziato ad arrivare verso le 12.30 e sono cresciute fino alle 14, quando alla spicciolata hanno cominciato a uscire i primi giocatori, poco dopo l'arrivo della Curva con lo striscione "You never walk alone". Cori, pacche sulle spalle e “cinque alti” per tutti.

A colpire nel profondo attimi e reazioni. Michael Arcieri esce da solo poco prima degli altri e l’applauso che lo accoglie è di una serietà che mette i brividi. È la serietà di un grazie, ribadito poco dopo a tu per tu da un rappresentante degli Arditi: «Grazie per tutto quello che ha fatto per noi, grazie per avere costruito questa squadra». Mike incassa, visibilmente emozionato, di quelle emozioni che nella vita costituiscono - anche qui - una prima volta.

C’è Max Ferraiuolo, che abbraccia sua figlia Martina e sua nipote Mia. E si commuove.

C’è Toto Bulgheroni, maglione e occhiali scuri. La folla si accorge di lui e partono cori e battiti di mani. Dietro quegli occhiali scuri, un mondo di sensazioni.

Ci sono gli americani, quasi attoniti. Gli italiani, sorridenti e grati.

E c’è Luis Scola. Cui una lacrima, giurano i presenti, a un certo punto scende. Inevitabile, quando anche tu sei “la prima cosa bella” per tanti cuori.

Fabio Gandini


Vuoi rimanere informato sulla Pallacanestro Varese e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 340 4631748
- inviare un messaggio con il testo PALLACANESTRO VARESE
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
VareseNoi.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP PALLACANESTRO VARESE sempre al numero 0039 340 4631748.