I dati statistici italiani e regionali, gli incidenti gravi e a volte anche mortali avvenuti nelle scorse ore anche in Lombardia, continuano a dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, l'urgenza assoluta del tema della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Un argomento che tiene banco nel dibattito politico economico sindacale quando avvengono tragedie come quella accaduta al golf club di Opera, ma che passato lo sgomento torna purtroppo in secondo piano.
Nonostante proclami, proposte, iniziative e manifestazioni, la situazione non accenna a migliorare, anzi sembra il contrario dopo quanto avvenuto in questi giorni.
Il segretario generale della Uil Milano Lombardia, il varesino Enrico Vizza, che arriva da una categoria come quella degli edili, tra le più colpite dalla piaga delle morti sul lavoro, interviene nel dibattito con qualche numero statistico e un paio di proposte concrete.
«Nel 2021 in Italia ci sono stati 1.221 morti sul lavoro, 164 in Lombardia, nel 2022 rispettivamente 1.090 e 161. In questi primi mesi del 2023 46 in Italia e 14 in Lombardia» premette Vizza.
«Chiediamo maggiori investimenti per aumentare il personale addetto alla vigilanza, di sanzionare e sospendere i finanziamenti pubblici alle aziende che subiscono infortuni mortali» prosegue il leader lombardo della Uil.
«Chiediamo formazione e cultura della sicurezza per tutte le attività produttive pericolose - conclude Vizza - in Lombardia il Consiglio Regionale favorisca misure finalizzate al finanziamento della formazione ON THE JOB sui luoghi di lavoro di attività pericolose».